Dopo la piccola di casa i10, Hyundai sta rinnovando la più “grande” delle sue city car, la i20. Una vera evoluzione stilistica e tecnica, con tanti supporti infotainment e tecnologia di ultima generazione con un occhio attento ai consumi e all’ambiente.
Rivista nello stile, più sportiva, ma anche più elegante, ricorda vagamente la Skoda Kamiq nei tre quarti posteriori e nell’idea multifunzionale dell’auto. E’ sicuramente stata studiata per abbracciare un bacino d’utenza più vasto. Un’auto tuttofare, più spaziosa, con maggiore confort. Le prestazioni sanno combinare la quotidianità urbana, ma anche escursioni extraurbane, senza problemi e limitazioni, compatibilmente ai motori efficienti e green.”Sportività sensuale”: sotto questo nome un po ‘pomposo nasconde la nuova corrente di stile di Hyundai. Un linguaggio estetico già utilizzato da alcuni modelli. Verrà ufficialmente presentata al prossimo Salone di Ginevra , questa city-car adotta caratteristiche molto più nitide rispetto alla precedente generazione. Il look presenta fari taglienti all’anteriore, così come al posteriore, con tagli e angolazioni molto nette. Una linea forse un po’ pesante al posteriore unisce la parte superiore a quella posteriore, Inclinazioni e colorazioni scure e lucide trasmettono sportività e ricercatezza, ma forse non centrano l’obiettivo appieno. Davanti la ricerca per migliorare l’insieme c’è stata e se ne apprezzano i risultati. C’è una sorta di Family feeling con la i 10 presentata da poco, nella lavorazione del cofano motore. L’andamento della fiancata è invece pulito con una cromatura che corre lungo i finestrini fino a curvare e impennarsi sulla terza luce (stile C4 Picasso), comunque apprezzabile. Questa, divide la parte inferiore dell’abitacolo con la porzione superiore che ora prevede anche una diversa colorazione secondo le versioni.
Se la silhouette è nuova, le dimensioni non sono poi cambiate molto metamorfosate. La lunghezza aumenta a malapena di 5 mm, raggiungendo 4,04 m, mentre l’interasse aumenta di un solo centimetro e la larghezza di 3 cm. Nonostante un’altezza ridotta di 2 cm, Hyundai assicura maggiore abitabilità per passeggeri e più spazio (+ a 25 dm3) per i bagagli. Lo spazio sale fino 351 dm3. Oltre ai nuovi sedili anteriori, all’interno cambia un po’ tutto, con l’arrivo di due grandi schermi da 10,25 pollici, uno quale cockpit e il secondo verticale per le informazioni e la gestione dell’auto.
Motori: qui ritroviamo quanto già precedentemente conosciuto, aggiornato e implementato nell’unità benzina della ibridizzazione leggera a 48 volt (turbo a tre cilindri 1.0 T-GDi). Una tecnologia che sarà di serie sulla versione da 120 CV. Ci sarà anche una versione da 100 CV che sarà equipaggiabile con il cambio automatico a doppia frizione 7-DCT, almeno in Europa. Per quanto riguarda il piccolo 1.2 a tre cilindri da 84 CV, questo sarà il motore di punta per l’ingresso nel mondo Hyundai, ma avrà anche la dotazione meno ricca a disposizione.
Aggiornata anche la dotazione ADAS: quindi troviamo opzionale o di serie:la frenata automatica di emergenza, (rilevamento pedoni e ciclisti), il controllo della velocità di crociera può utilizzare i dati di navigazione per adattare il passo prima di una curva, prevista la ricarica wireless dello smartphone, (mentre per i sedili posteriori c’è una presa USB per ulteriori dispositivi). C’è il Lane Keep Assist per mantenere la corsia e il sistema di parcheggio autonomo, così come i sensori di parcheggio per evitare collisioni durante le manovre di retromarcia.
Garanzia: Sempre garantita per cinque anni, come il resto della gamma Hyundai.
“Dobbiamo solo aspettare di conoscere i prezzi….e … potrebbe essere un nuovo successo”
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