La Lancia Delta ha rappresentato un sogno per molti automobilisti degli anni ottanta e novanta. Un’auto normale, nata come piccola icona elegante di gamma media, pubblicizzata da Catherine Deneuve rappresentava un punto d’arrivo, un’icona che è poi esplosa come prodotto sportivo. Tornerà in una nuova veste che però guarderà a quel tempo e a quello spirito, sbarazzina e piena di contenuti tecnologici, emozionali e a basso impatto ambientale. Una nuova immagine, d’eleganza, ma anche nel pieno rispetto dell’idea sportiva di LANCIA
Ci manca un po’ a tutti. La Lancia Delta, disegnata alla fine degli anni settanta da un certo Giugiaro , con le sue linee tese, i suoi angoli marcati, le sue forme molto squadrate e il suo volto ben affermato è stata a lungo un sogno, e fa ancora fantasticare. Soprattutto quelli che si sono interessati da vicino o da lontano al mondo del WRC.
la Lancia Delta ha avuto una carriera migliore rispetto alle più rosee aspettative del Costruttore. Sin dall’inizio, per raffinatezza e praticità, per ricercatezza tecnica, ha avuto una longevità inaspettata e un grande successo commerciale. La trazione era ovviamente anteriore. La Delta fu equipaggiata inizialmente con motori da 1.3 cc (78 CV) e 1.5 cc (85 CV), motori comuni con la Fiat Ritmo (con cui condivide il pianale e molti altri organi). Nel novembre 1982, la gamma è stata ampliata dal 1600 GT, dotata di un motore 1585 cc con due alberi a camme in testa che sviluppava ben 105CV. Lo stesso motore, con turbocompressore, alimenterà la macchina (versione HF) a 130 CV che raggiungeva i 195 km/h. La 1600 GT e l’HF saranno le prime vetture a passare all’iniezione elettronica multipoint della gamma media del Gruppo Torinese.
Con l’arrivo della Trazione integrale, il ruolo della Delta cambia radicalmente, da berlinetta elegante diventa una vera Belva. A tal riguardo ci saranno un crescendo di potenze, fino all’adozione dell’unità 2.0 (Derivazione Thema) proprio per la HF 4WD, che svilupperà 165 cv, 180 cv, poi 200 cv nella sua versione con testata 16 valvole, denominata poi “Integrale”. Dal 1986 al 1992, la Lancia Delta domina il Campionato del mondo Rally. Viene posta in vendita una versione stradale della vettura Campione del Mondo. La versione “civilizzata”, della Lancia Delta HF Integrale “16v” con un motore con ben 200 CV e la trazione integrale (4WD) ha reso la più potente auto e la nella sua categoria (Gruppo A) più rapida (220 km / h).
Il segreto della Delta era un Equilibrio generale senza eguali. Leggerezza telaistica, motore potente, un Passo adeguato alle principali situazioni per la massima agilità e trazione integrale con ben tre differenziali Torsen, incluso un giunto centrale viscoso Ferguson che distribuisce la coppia in modo asimmetrico tra gli assi. La versione 1990 adotta una distribuzione che privilegia le ruote posteriori (53% AR, 47% AV), contrariamente ai modelli precedenti (44% AR, 56% AV) per ripristinare meglio le sensazioni di una propulsione, cara a tutti i piloti dell’epoca. Nell’ultima versione, la trasmissione è affidata ad un cambio ZF 5, direttamente derivato da quello del Thema 8.32, adattato per soddisfare i requisiti della trazione integrale e quelli di una coppia elevata a bassa velocità. Tra le raffinatezze tecniche dell’epoca troviamo l’ABS Bosch di ultima generazione (4 canali e 6 sensori) è quindi (e finalmente …) offerto in serie, mettendo la frenata in relazione alle prestazioni della vettura. Sul lato delle sospensioni, troviamo le McPherson davanti e le indipendenti dietro.
Presentata nel settembre 1979, dieci anni dopo l’acquisizione da parte di Fiat della Lancia, la Delta aveva lo scopo di rafforzare l’immagine della raffinatezza e della qualità del marchio nella categoria media-sportive. Sarà prodotta fino al 1993 e con i successi del Mondiale Rally, avrà segnato la storia del Motorsport, con le versioni a trazione integrale HF, molto ricercate dai collezionisti.
Dalla creazione del gruppo Stellantis, le discussioni su Lancia sono andate bene. Il marchio rinascerà, Arriveranno nuovi modelli , la Ypsilon, e molto probabilmente la Delta . Carlos Tavarès ha confermato che ci saranno nuove Lancia nei prossimi anni: Tutti vogliono la Delta e questo è inevitabile nei nostri piani. Tornerà e sarà una vera Delta: un’auto emozionante, un progresso di prestazioni e tecnologia. Si tratta di un nuovo approccio, un’auto dalle grandi prestazioni ma con propulsione elettrica. Non sarà la Delta HF integrale dei nostri ricordi, ma potrebbe proporre diversi motori sugli assi a ricreare lo spirito integrale a gestione totalmente elettronica. Ci sarà molto dell’idea della Delta prima versione con le sue linee nette e decise che l’hanno resa unica nel suo genere, con uno stile neo-retrò, ben lontano dalla II serie (Basata sulla Fiat Tipo) e la successiva che proprio non è andata giù a nessuno, per quanto ricca ed elegante.
Non è però del tutto escluso che l’auto possa avere una configurazione tradizionale. I nuovi pianali (gli stessi per tutti i Brand Stellantis) saranno studiati per accogliere sia la propulsione elettrica, quella Mild-Hybrid, ma anche quella termica, a quel punto fantasticare di una rediviva Delta HF diventa abbastanza scontata.
Bisognerà però pazientare poiché i prossimi modelli LANCIA non sono previsti prima del 2023, o forse anche del 2024. Come avviene per l’altro marchio Made in Italy (almeno un tempo), le future “zero emissioni” avranno un posto fondamentale nel futuro delle Case produttrici. Non si abbandoneranno i motori a combustione, ma anzi continueranno la loro evoluzione, ma l’integrazione tra i due sistemi propulsivi sarà sempre più combinata. Nel 2024 tutti i modelli del Gruppo STELLANTIS saranno elettrificati.
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