Renault presenta il nuovo propulsore 1.3 TCE 140 CV:
Il rinnovamento che sta investendo il mondo dell’auto è fatto anche di nuove tecnologie-applicate, per ottenere maggiori rendimenti energetici, minore inquinamento e Co2 e riduzione dei consumi. A tale riguardo molte Case Automobilistiche si stanno indirizzando verso l’integrazione dei propulsori benzina, che sfruttano il turbocompressore e l’ibrido con funzioni sia d’integrazione che autonomo. Una scelta a discapito dei diesel che molti considerano al capolinea. Secondo me è invece una scelta dettata da nuovi interessi che stanno girando intorno all’energia elettrica, alle batterie, il “Petrolio” del nuovo millennio. Non che non sia giusto evitare l’inquinamento (e pare che per i diesel sia più difficile rientrare nei nuovi parametri Ue), ma le batterie esauste non inquinano, come? Quanto? Perché non integrare l’ibrido al diesel, che notoriamente ha un rendimento maggiore nelle lunghe percorrenze? Possibile che il costo di sistemi di scarico siano così tanto più costosi nel diesel piuttosto che nel benzina?
In ogni caso, sempre maggiori case automobilistiche stanno, al momento, sfornando nuovi propulsori benzina, particolarmente performanti che non escludono per il prossimo futuro un integrazione con un’unità ibrida. La Renault, con la partnership di Mercedes ha studiato un nuovo motore, 1.3 di cilindrata TCE
Un quattro cilindri 1.3 TCe che ha tre diverse configurazioni e diverse potenze. Un propulsore nato e sviluppato in collaborazione con Mercedes, che esprime al meglio il know-how tra ingegneri del Gruppo Renault e il partner Daimler .
Questo motore, soddisfa gli standard di qualità dell’Alleanza (Renault-Dacia-Nissan-Mitsubishi) e Daimler (Mercedes-AMG-Smart), ha richiesto oltre 40.000 ore di test. Rispetto al motore 1.2 Energy TCe 130 , il nuovo motore 1.3 Energy TCe 140 offre una coppia massima di oltre 35 Nm. Ed è disponibile su una gamma doppia rispetto a quella da 1.500 giri/min e fino a 3.500 giri/min ” .
Con l’arrivo di questo nuovo motore, la Renault (che abbandona il 1.2 TCe) offrirà tre diverse possibili configurazioni: da 115 CV e 220 Nm di coppia, da 140 CV 240 Nm e anche di ben 160 CV, 260 Nm.
A breve tale motore troverà applicazione su altri modelli del gruppo. Sia nella Clio, che sulla Mègane potremmo vederli montati già da metà del prossimo anno.
Questo nuovo propulsore può essere abbinato sia al cambio manuale che alla nuova trasmissione automatica EDC a doppia frizione. In questo stesso motore sono state portate alcune tecnologie che precedentemente hanno trovato applicazione nello sviluppo di un altro propulsore, quello della Nissan GT-R (che fa sempre parte del gruppo automobilistico: Renault/Nissan/Dacia). Tale sistema permette di avere minor attrito all’interno dei cilindri (Bore Spray Coating). C’è poi l’iniezione diretta con pressione che raggiunge ora i 250 bar. (questo grazie anche ad un nuovo disegno della camera di combustione). Grazie al sistema “Dual Variable Timing Camshaft” che controlla le valvole di aspirazione e scarico in base alle richieste del motore, si riesce ad ottenere una coppia più bassa, ma anche un range maggiore d’utilizzo, per un guadagno significativo in termini di piacere di guida ma anche di prestazioni. Insomma, cambiano i concetti base del downsize, cilindrate minori, ma potenze più ampie. Cambiano i materiali, più sofisticati. Diminuiscono i consumi e la manutenzione e migliora la qualità e la durata e il confort. Ora manca la guida autonoma, per il resto ormai ci siamo. Aurevoir
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