Storia: Voluta fortemente da Ferruccio Lamborghini quale erede della mitica Miura regalò tante soddisfazioni per una longevità e unicità delle suel linee che hanno fatto storia.
Presentata al Motor Show di Ginevra del 1971, Durante la sua lunga carriera commerciale (dal 1974 al 1990), Countach non ha mai smesso di evolversi. Una storia avvincente iniziata nel 1971, sotto forma di concept car con una purezza quasi indecente, non fu commercializzata fino a tre anni dopo, con un V12 4.0 da 385 CV e con vistose e particolarissime prese d’aria (LP 400). Linea scolpita e tratti decisi, anche se poi alla fin fine l’andamento è più che filante fu definita dal direttore stilistico Gandini e la carrozzeria realizzata da Bertone. Al primo restyling, nel 1978, adotta nuovi pneumatici Pirelli P7 con profilo ultra basso e larghezza estrema: 345 mm nella parte posteriore. Compaiono spoiler ed estensioni dell’ala sovradimensionate e la sospensione viene rivista. Diventa LP 400S, il “toro” perde prestazioni (il V12 non si evolve) e le ruote più grandi e spoiler non aiutano, ma ne migliorano la tenuta, ma anche il confort. Nel 1982, il V12 ottenne qualche cavallo in più portando la cilindrata a 4.754 cc e nuovi collettori di aspirazione per una potenza di 375 CV. Il V12, nel 1984 arriva ad una cilindrata di 5.167 cc, adotta testate con quattro valvole per cilindro e sviluppa 455 CV.
Nel 1988 Lamborghini, in occasione del suo 25 ° anniversario, avrebbe dovuto presentare un nuovo modello che doveva sostituire proprio l’iconica Countach. Il “progetto 132″, però, la futura Diablo è in ritardo nella sua definizione. Nasce così, proprio per quell’occasione, un’edizione speciale della Lamborghini Countach, ” 25° Anniversario”. Piena di ricercatezze interne e raffinatezze mai viste prima su una Lamborghini, si presentò al pubbllico senza alcuna modifica meccanica.
La Lamborghini 5000 Quattrovalvole stupisce in ogni dettaglio. Pur non essendo più una macchina giovanissima, ancora ha il suo fascino e l’originalità tra le sue armi migliori. Il suo prezzo dell’epoca è “astronomico”, ben Lit. 180,ooo,000. Veniva prodotta in 350 unità all’anno e i ricchi dell’epoca facevano a gara per accaparrarsela. All’epoca la leadership quale auto più desiderata, era una sfida tricolore, tra Ferrari Testarossa e Lamborghini Countach. Gli interni prevedevano due posti, in due sedili in pelle che prevedevano una postura praticamente sdraiata – necessaria – vista l’altezza particolarmente rastremata dell’auto. Altre particolarità dell’auto è il frontale particolarmente spiovente, basso e corto (come le auto da competizione). Le porte si aprono sollevandosi (caratteristica poi di quasi tutti i modelli Lamborghini e copiata da altri costruttori). I vetri latrali sono in policarbonato e composti da tre elementi, per contenere i pesi e sopportare le vibrazioni. Solo la parte inferiore si può aprire manualmente. La parola insonorizzazione non ha senso per quest’auto che non ha alcun tipo di filtro con il motore, il cui rombo entra possente e deciso appena si spinge un po’. Tra le star che furono felici possessori dell’auto del toro, troviamo: Sylvester Stallone, Liz Taylor, Johnny Hollyday, Rosberg (padre), Berger….tra i cantanti famosa la Countach personalizzata con colorazioni specifiche.
Scheda Tecnica:
Motore longitudinale (da qui la denominazione LP) 12 cilindri a V 5167 cc
Distribuzione: due alberi a camme in testa per bancata con quattro valvole per cilindro
Alimentazione: sei carburatori verticali Weber 44 DCNF a doppio corpo
Potenza massima 455 CV a 7000 giri/min
Trasmissione: cambio a 5 marce trazione posteriore
Sospensioni: Anteriori e posteriori a ruote indipendenti con quadrilateri deformabili e 4 ammortizzatori al retrotreno
Freni: A disco autoventilati sulle quattro ruote con servofreno
Carrozzeria: Telaio a tubi di acciaio con carrozzeria in alluminio e vetroresina.
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