Nuova casa automobilistica sul mercato, NamX punta ad offrire nuove prospettive al mondo della mobilità. X per esplorazione (exploration) ed esperienza (experience). La forza della propulsione passa attraverso l’idrogeno che diventa il carburante principe per il funzionamento dei motori. Propulsori non più endotermici, ma elettrici, puliti e dalla grande potenza.
C’è in questa nuova sfida una filosofia differente rispetto a tutte quelle intraprese fino ad oggi. L’idea è quella di rendere l’idrogeno accessibile ovunque attraverso punti di ricambio, di sostituzione delle ricariche, delle batterie sfilandole dall’auto e sostituendole con altre cariche.
IL PRIMO SUV A IDROGENO
Si tratta di un Crossover, diciamo pure che di SUV secondo quello che era il concetto iniziale, ce ne sono davvero pochi. I vecchi SUV erano enormi fuoristrada, dai motori di grossa cilindrata e trazione integrale. Capaci di affrontare terreni impervi e costruiti su carrozzerie ben diverse dalle attuali. Questi veicoli moderni sono vetture alte, dalle grandi gomme che possono essere equiparate a berline di fascia alta, confortevoli e dalla grande capacità. Possono essere a trazione integrale, ma il confort offerto e i supporti alla guida li rendono davvero auto moderne. Il Namx HUV possiede tutti i numeri per diventare il riferimento dei nuovi sistemi di utilizzo dei sistemi ibridi.
L’alternativa Idrogeno sembrerebbe l’unica possibile strada da intraprendere nei prossimi anni. Batterie sostituibili in meno di 4 minuti, come valigette, con un’autonomia notevolmente aumentata.
L’auto NamX HUV beneficia quindi di un doppio serbatoio di idrogeno. Oltre al serbatoio fisso, una serie di serbatoi rimovibili composti da 6 capsule di idrogeno che consente di rifornirsi facilmente.
L’idrogeno:
L’idrogeno è tra gli elementi più abbondanti in natura. Sebbene non esista allo stato puro, è possibile estrarlo, grazie a procedimenti semplici utilizzando energie rinnovabili. Presente come materia prima nel mondo dell’industria o del settore spaziale, è stato sempre più utilizzato negli ultimi anni come carburante nel mondo dei trasporti. Questo tipo di combustione esiste dal 1806, essendo stato introdotto da Isaac de Rivaz e applicato per la prima volta a un aeroplano. Dal 2010, molte aziende hanno deciso di lanciarsi in questa risorsa. Autobus, treni, biciclette e veicoli da costruzione ora funzionano con celle a combustibile a idrogeno.
Come funziona la propulsione elettrica a base d’idrogeno? Di fatto si tratta di un sistema di propulsione elettrica che crea la propria elettricità a bordo. A differenza dei veicoli elettrici a batteria, le auto a idrogeno utilizzano una cella a combustibile, che produce e fornisce l’energia elettrica necessaria. L’idrogeno è quindi combustibile. Richiede gas, vale a dire diossigeno (o2) naturalmente presente nell’aria e idrogeno (H). Dalla reazione/produzione viene emessa nell’atmosfera semplicemente… acqua. L’uso del motore ad idrogeno non è così diffuso per la difficoltà d’estrazione e isolamento delle sue molecole (ciò può avvenire attraverso combustibili fossili o per elettrolisi dell’acqua). Il cammino è ancora lungo, ma siamo ormai certi che l’idrogeno potrebbe e dovrebbe essere una delle strade da percorrere per abbattere l’inquinamento e produrre energia pulita.
Il Crossover HUV arriverà sul Mercato nel 2025. Una bella vettura con un design firmato da Pininfarina. Ci saranno diverse configurazioni e differenti prestazioni e trazioni: il modello base parte da 296 CV e trazione posteriore. Potrà scattare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi con velocità massima di 200 km/h. La GTH, a trazione integrale con una potenza di sistema pari a 542 CV. Lo 0 / 100 km/h in 4,5 secondi con velocità autolimitata a 250 km/h. Parlando di autonomia, questo sistema di trazione ad idrogeno e propulsione elettrica dovrebbe avere un’autonomia di circa 800 km.
La Namx ne è un bell’esempio che speriamo abbia un concreto seguito.
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