Purtroppo la Morte di Nick Hyden non ha portato solo dolore per la scomparsa di un ragazzo giovane e dall’innegabile talento. Il dolore è andato oltre. L’incidente che ha coinvolto il pilota Americano di SBK che correva per una scuderia italiana, si è materializzato quando Nicky che andava in bicicletta, venne investito ad un incrocio perché non avrebbe rispettato lo Stop. Di questi giorni la notizia, che la Famiglia avrebbe invece richiesto un rimborso pari a sei milioni di Euro.
Nel caso in cui l’assicurazione dell’automobilista dovesse respingere – come prevedibile – la richiesta di rimborso, dovrà andare avanti la Causa Civile. Contestualmente, ad ottobre, a Rimini, inizierà il processo penale per omicidio stradale a carico del 31enne che guidava l’auto che ha colpito mortalmente il pilota.
Secondo la Procura nell’incidente, l’automobilista andava ad una velocità pari a 72Km/H invece di 50, come previsto in quel tratto di strada urbana. Concorso di Colpa, questo è quanto viene richiesto dall’accusa. Hyeden non si è fermato ad uno stop, mentre il ragazzo che guidava l’auto, se avesse rispettato il limite sarebbe transitato nel punto dell’impatto poco dopo il passaggio del pilota che stava facendo la sua sessione di allenamento in bicicletta. La difesa invece, punta sulla piena responsabilità del pilota americano. Probabilmente Nick era preso dalla musica del suo smartphone e non si è accorto del sopraggiungere dell’auto.
Di quanto successo in quel tragico giorno del 17/05/2017, ne abbiamo parlato nel nostro articolo:
Il 9 settembre, poco prima della gara del Moto GP a Misano, sarà inaugurata un monumento, una stele in ricordo del simpatico Nicky Hayden, proprio nel luogo in cui è avvenuto l’incidente.
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