La crescita di tutti i Suv e Crossover nel Mercato Italiano appare inarrestabile. C’è stata, negli ultimi anni, una grandissima evoluzione di tali prodotti. Nati una trentina di anni fa quale adattamento dei fuoristrada, ad uso ordinario, per quella sensazione (in parte vera – strutturale, in parte decisamente contraria – sicurezza attiva) di robustezza, per lo stare elevati rispetto alle altre autovetture. La moda percepita dai grossi produttori europei – tedeschi primi tra tutti con le varie Audi Q7, Bmw X5 , Porsche Cayenne, poi via via seguita da tutti i maggiori costruttori – non ci ha messo molto ad imporsi ovunque, con modelli sempre più grandi, sempre più potenti. Molti dei Suv e Crossover hanno abbondantemente raggiunto i cinque metri con cilindrate anche i 4.5 cc. Di quei mezzi nati anni prima sulla base dei vari Toyota Land Cruiser, Nissan Patrol, Mitsubishi Pajero, Range Rover non c’è più molto. Da una parte l’esperienza della trazione integrale ha fatto evolvere in genere tutto il mondo automobilistico. L’apprezzamento di un sistema che assicura una maggiore trazione su ogni fondo è stata riconosciuta quale evoluzione tecnica generalizzata. Nel listino di ormai un po’ tutte le case automobilistiche c’è un mezzo che prevede tale sistema. Si è andati oltre però. L’elettronica ha fatto da tassello di congiunzione tra ciò che esisteva e quelle che sono le necessità del mercato.
I sistemi di trazione hanno modificato il loro volto diventando più gestibili, anche autonomamente dalla vettura: ripartitori di trazione, sistemi di controllo sulle singole ruote, differenziali autobloccanti, ma anche simulatori elettronici di tali sistemi sono diventati elementi essenziali per trasformare in genere le auto, ma sopratutto quelle con velleità fuoristradistiche. Tutto ciò ha contribuito a renderle più gestibili e facili in generale. Al contempo i telai e sospensioni hanno modificato sia l’aspetto che la loro struttura. Di fatto ora le carrozzerie sono autoportanti come le berline, rinforzate, ma molto più flessibili e confortevoli rispetto ai longheroni di un tempo, robuste si, ma con grossi limiti in fatto di tenuta e stabilità. Oggi la rigidezza va a braccetto con la flessibilità e tutto si concretizza con una migliore adattabilità al mezzo al fondo. Anche in questo l’elettronica ha dato il suo contributo per sospensioni e sterzo al fine di creare veri e propri pacchetti che determinano le qualità ormai accertate e confermate di questi moderni Crossover. Le doti che essi manifestano sono al livello delle migliori familiari, con versatilità da Monovolume, ma con una sicurezza attiva e passiva e sistemi di trazione e di frenata che ne fanno le autovetture che identificano il nostro tempo.
Questa di oggi non vuole essere una semplice introduzione generica per parlare di un mezzo che ha attraversato gli anni rimanendo sempre protagonista, del PathFinder possiamo parlare come di un prodotto che ha attraversato le epoche (nasce nel 1985) e si è evoluto, per tecnologia e per costume (secondo quanto il Mercato ricercava) in diverse versioni. Una continua evoluzione che lo ha portato a livelli di altissima efficacia tecnologica ed evoluzione riconosciuta ai più alti livelli (anche militari, essendo stato adottato dell’ esercito di Sua Maestà nella precedente versione).
Oggi c’è stato anche per questo prodotto un imborghesimento, ha forse perso parte del carattere di Puro fuoristrada, a favore di una maggiore vivibilità, poliedricità del mezzo. Il Downsize e l’essere oggi un mezzo versatile, più votato alla famiglia rispetto al predecessore lo ha al contempo reso un mezzo ai vertici per sicurezza, attiva e passiva, per confort, dotazioni prestazioni e perfino – malgrado la mole – per sposare la causa della riduzione dei consumi e abbattimento dei fattori inquinanti. Tutti i Suv e Crossover oggi sembrano aver recepito tale esigenza, che viaggia verso un ambiente migliore per il vantaggio di tutti.
Il Pathfinder è oggi un’auto davvero moderna e che può andare a porsi tra i modelli Premium. Ha abbandonato la sua veste di SUV a favore di un aspetto più mite ma elegante, un Crossover, con migliori doti di guidabilità, prestazioni, frenata, tenuta di strada. Le migliorie passano poi verso la trasformazione del mezzo in una vera e propria berlina di lusso. All’interno tutto si è trasformato per un maggiore confort, eleganza, rifiniture e ricercatezze tipiche dei migliori modelli Premium oggi sul mercato. Non a caso pensando alle naturali concorrenti, si pensa a Bmw, Mercedes e Lexus.
Le motorizzazioni per i mercati statunitensi passano per i benzina da 3.5 di cilindrata con architettura V6 da 265 CV abbinato al cambio Xtronic CVT a variazione continua. . L’auto è stata sviluppata partendo dal pianale della Nissan Murano e sviluppando nuovi standard e configurazioni sia a trazione anteriore che integrale. All’interno, il nuovo Pathfinder, offre tre file di sedili per un totale di sette posti. Nei sedili della seconda fila, peraltro scorrevoli per facilitare l’accesso alla terza fila, sono annegati i seggiolini per i bambini e anche gli attacchi iso-fix. Il Climatizzatore automatico, include il sistema tri-zona Gli optional e aggiornamenti spaziano tra chicche tecnologiche e accessori multimediali, che innalzano il grado qualitativo di tutta la vettura. Tra tutti spiccano: i sedili anteriori riscaldati e raffreddati, la connettività Bluetooth, un sistema di intrattenimento con due schermi da 7 pollici (uno per ogni poggiatesta anteriore), e un sistema di navigazione touch-screen.
Sul fronte sicurezza, il Pathfinder offre il sistema antibloccaggio ABS, Air Bag frontali e laterali e tre-fila airbag a tendina laterali, un sistema elettronico di stabilità come caratteristiche di sicurezza standard. C’è inoltre un pratico sistema di controllo sulla pressione dei pneumatici Easy-Fill. Sensori di parcheggio posteriori e telecamera posteriore sono opzionali. C’è inoltre il sistema View Monitor già visto su molti modelli presenti nel nostro mercato.
Il Pathfinder al momento non è presente nei listini Europei, ma si spera , a breve, con la motorizzazione adeguata alle nostre esigenze (2.5 turbodiesel da 190 Cv potrebbe essere sufficiente), di vederlo presto in giro.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.