Le nuove Citroen hanno unito l’idea lanciata con la bella e funzionale C4 Picasso con uno stile sbarazzino giovane che ha trovato forma con la C3 prima (tralascio bruttina Cactus che però torna in tante parti come un Family feeling ridondante) e ora con questa vettura, C5 AirCross che tanto ha nel disegno generale della cugina Peugeot 2008. E’ più grande di quest’ultima, ma ci sono dettagli del giro porte che rimandano al piccolo crossover Peugeot. Davanti c’è la C3, misto Duster, Dietro una Mini Countrymann, ma nell’insieme – in fondo – risulta essere piacevole. Ci sono una serie di Airbump sulla fiancata, posti più in basso e trasformati in veri e propri paracolpi, che riprendono un’idea e la interpretano con geometrie originali e piacevoli e con altrettante colorazioni personalissime. Per quel gusto ormai diffuso, di una auto che non è più una vera Crossover, ma un’auto più borghese con ruote grosse e vezzi da all-road, Citroen ci presenta l’ennesima bella variante. Ho parlato di somiglianze, ma è cosa diffusa e lo è sempre stato. D’altronde le Case automobilistiche devono necessariamente seguire anche il gusto della possibile clientela. Si parte da una base nota, il pianale è infatti l’ Emp2 e si va su, poi tocca metterci qualche personalizzazione e abbiamo una C3 allungata, più alta che si chiama C5. Il nome che la identifica è azzeccatissimo. Air-Cross, da un gran senso di aria e libertà e lo fa potendo praticare quasi tutti i terreni.
L’esordio sulle strade d’Europa è previsto per il 2018. Intanto dopo la presentazione al Salone di Shanghai, inizierà proprio in terra Cinese la produzione di questa World Car del Gruppo PSA. La commercializzazione avverà non prima di ottobre per poi spostarsi anche da noi nel 2018. In questa vettura troviamo tanta tecnologia e tanta elettronica. C’è la propulsione ibrida che fa sempre più una parte determinante nei nuovi modelli, in questo in particolare dove è fondamentale per comparti meccanici e propulsivi, per il marchio inediti.
Non mancheranno i supporti alla guida: telecamere poste sui quattro lati dell’autovettura, quelle frontali di supporto per il riconoscimento della segnaletica, per la frenata di emergenza e per il regolatore di velocità adattivo. Le altre oltre a riconoscere la segnaletica orizzontale potranno supportare per gli avvisi in caso di sorpasso e nelle manovre e parcheggio mostrando l’auto virtualmente posta nel contesto stradale dall’alto (come la Nissan).
Ci sarà una sola versione a trazione integrale -ibrida:
L’elettronica e la propulsione ibrida entrano anche nel sistema di trasmissione integrale esclusivamente elettrico. Propulsori saranno posti nell’asse posteriore, eliminando così l’albero di trasmissione e garantendo prestazioni ed autonomia fino a 60 km (una soluzione intelligente, all’avanguardia, che unisce il sistema ibrido all’asse posteriore che permette un maggior rispetto ambientale.
Tale soluzione già visto sulla DS7 Crossback è stata ripresa e trapiantata su questo modello.
All’interno troviamo dei sedili con un motivo che ricorda la più elegante DS e tanta tecnologia. La plancia è composta da una strumentazione digitale con schermo da 12,3 pollici dietro al volante e uno schermo centrale capacitivo da 8” del Connect Nav 3D compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. L’ambiente è ovattato e da una grande sensazione di isolamento acustico oltre che presentare belle rifiniture. E’ evidente lo sforzo degli ingegneri Francesi per confermare le grandi doti di confort da sempre segno distintivo del marchio. Tale confort è ancora maggiore grazie all’innovativa adozione delle sospensioni “Progressive Hydraulic Cushions” che abbinano sospensioni con dei cuscini idraulici di smorzamento che migliorano la risposta dell’auto sulle asperità.
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