La Renault ha presentato da poco la versione rinnovata di quello che ormai è il nome che maggiormente identifica uno specifico prodotto. Il Monovolume. Sono davvero rimaste in poche le auto che possono avere tale appellativo. Molte si sono trasformate nel tempo (o lo stanno per fare) in Simil-crossover, la moda che va per la maggiore di questi tempi. La Scénic invece, in controtendenza amplifica ancor più la sua indole diventando ancor più estrema nel suo concetto, rispetto alla precedente X-Mod.
Le sue linee sono più seducenti, è più sinuosa e ci sono curve che danno un andamento generale più leggero, pur essendo aumentate, anche se di soli 3 cm, le dimensioni generali. I Cerchi da 20” (in foto) la fanno sembrare anche più piccola di quanto non sia. C’è della Captur e dell’Espace nello stile inconfondibilmente Renault.
Cambiano le mode, ma Scénic rimane come simbolo della continuità ma anche dell’innovazione. Anche in Scenic troviamo un supporto ibrido che interviene nel propulsore 1.5 tdi da 110 Cv a dar manforte e potenza ai bassi regimi. Ha l’apparenza di un alternatore, ma di fatto è un vero e proprio propulsore che affianca, quando necessario il motore convenzionale. In frenata si ricarica e così anche come alternatore con il motore in funzionamento. Aggiunto al motore permette un’integrazione di 13,6 Cv, non molti ma che si sentono. La versione “Hybrid Assist” non può considerarsi una versione ibrida, ma una buona collaborazione fattiva, per sfruttare al meglio le potenzialità esistenti.
Cambia ma rimane fedele alla sua filosofia. Modularità e spazio sono sempre presenti. Cambiano i sedili, ora a regolazione elettrica (versioni più eleganti), confortevoli e sicuri con il sistema antiscivolamento e il poggiatesta attivo. Cambia e abbandona i tre sedili posteriori separati, ma praticamente la cosa è percepibile solo al momento dell’abbattimento per lo sfruttamento del bagagliaio che ne trae un indubbio vantaggio per la praticità offerta (ora è molto più semplice abbattere gli schienali 2/3-1/3, però certo non si possono eliminare i sedili come in passato) Rimane comunque la possibilità di farli scorrere per aumentare lo spazio per i passeggeri, o aumentare il bagagliaio.
La plancia cambia completamente intrisa di comandi touch di conclamata efficacia. Il nuovo R-link 2 (schermo da ben 8.7”) svolge egregiamente senza esitazioni le funzioni preposte. L’ergonomia e l’immediatezza – grazie alla semplificazione dei comandi – è garantita. Anche l’abbattimento dei sedili posteriori potrebbe essere comandato dalla pressione di un comando (oppure dal bagaglio). Il Bagagliaio ha una forma regolare e ben sfruttabile 572 lt.
C’è tutto quello che può fare della Scénic una vettura di riferimento nel Panorama automobilistico del XXI secolo. Anche in fatto di sicurezza attiva e passiva, ci sono tutti i dispositivi di frenata attiva (compreso il sistema per il riconoscimento dei pedoni e frenata automatica). C’è ovviamente ABS, controllo della trazione, antiarretramento per le partenze in salita. Ci sono i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la telecamera e il supporto attivo al parcheggio. Ci sono gli specchietti retrovisori attivi con segnalazione dell’angolo morto. Di tutto questo e di molto altro vi parleremo nella nostra prossima prova su strada.
Infine i motori, downsize, ma con elevate potenze: Benzina 1.2 TCe da 115 e 130 cavalli. Diesel: 1.5 dCi da 95, 110, 130, 160 cavalli, . Il listino prezzi parte dai 21.900 euro della Renault Scénic 1.2 TCe 115 cavalli Life, per arrivare ai 33.350 della Renault Scénic 1.6 dCi 160 cavalli Bose EDC
Intanto una bella carrellata di immagini della versione normale e della Grand Scenic.
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