Tempo di vacanze, tempo di partenze, spostamenti viaggi in autostrada e non. Spesso si parte in comitive di due tre famiglie. “Appuntamento al casello, alla stazione di rifornimento o all’uscita dell’autostrada”. C’è chi ha il Telepass e chi no. C’è quello che ha la benzina e quello col Gas. Chi ha l’auto potente, chi quella capiente.
Quest’anno abbiamo pensato di fare una cosa diversa. Ci siamo recati presso un autonoleggio e abbiamo fatto due conti e anche considerato la praticità della cosa. Dovendo arrivare in Austria, quanto ci sarebbe venuto a costare a persona o famiglia noleggiare un’auto capiente, piuttosto che spostare due o tre auto. Quanto ci avrebbe vincolato la cosa? Era sopportabile oppure no? Quanto avremmo risparmiato in termini di consumi di carburante, pedaggi autostradali… oppure di stress… e quanto la cosa alla fin fine avrebbe giovato in termini non economici?
Il fattore umano, alla fin fine, dopo un anno di stress, lavoro, rincorse continue, è qualcosa che va oltre. Poterci aiutare per condividere momenti diversi anche durante un viaggio e lo stare insieme. Poi ci si può sempre alternare alla guida all’interno di diverse famiglie, evitando magari a chi potesse avere incertezze o fastidi in genere, di trovarsi in difficoltà. Tutto ciò ci ha portato a fare questa nuova esperienza, che oggi di ritorno da una splendida vacanza posso affermare più che positiva.
Per i bambini poi viaggiare tutti assieme è una festa. Poter giocare anche in quest’occasione in una macchina così diversa li ha resi ancora più frizzanti.
Insomma, con una spesa di circa 890.00(comprensiva di Kasko) Euro abbiamo preso un bel Mezzo Capiente abbastanza nel bagagliaio, non troppo ingombrante in cui si è potuto viaggiare comodamente in otto persone.
Il Citroen Jumpy, gemello del nostro Fiat Scudo nella versione allungata si è dimostrato un mezzo più che valido per attraversare l’Italia da Roma fino a Katschberg sede della nostra vacanza. I consumi sono stati contenuti, il confort davvero notevole, come la modularità. Una buona sensazione di consistenza, ottime sospensioni freni e tenuta di strada.
I limiti maggiori sono stati rappresentati dalla manovrabilità del cambio e dal motore non sempre pronto. Anche taluni comandi risentono della non più giovanissima età del progetto. Il tergicristallo, con sensore di pioggia, viveva di vita propria. L’aria condizionata ottima per portata e regolazioni necessiterebbe di un diverso posizionamento e comandi meglio visibili. L’impianto stereo non prevede connessioni ne attraverso porte esterne, Usb ne tanto meno con il bluetooth. La visibilità, malgrado le misure è sempre stata ottima, e anche gli ingombri sono ben percepibili grazie alla forma abbastanza semplice. Comodi – ovviamente – i sensori di parcheggio anche solo posteriori.
Ci vorrebbe, mio avviso un sistema multimediale di ultima generazione che prevedesse, come per molte berline, sensori avanti e dietro con relativa grafica e telecamere. Ultimo appunto riguarda il portellone posteriore davvero troppo grande da manovrare. Molto più pratici i doppi sportelli (previsti peraltro in altre versioni) o sperare (per la nuova versione futura) in una doppia apertura (tipo smart per intenderci) o con apertura elettrica. Il mezzo non ha pretese da “first class” per cui tutto quello che c’è funziona bene, è pratico e solido. Qualche rifinitura in più non guasterebbe, però l’impianto d’aria condizionata dedicato e autonomo per posti della seconda e terza fila sono stati ben graditi. C’è una presa Tipo accendisigari all’altezza della terza fila e nel bagagliaio per l’eventuale ricarica di smartphone e tablet, ma nulla più.
La versione da noi provata montava delle coperture che si sono rivelate ottime sul bagnato, Michelin Energy, su cerchi da 16” che seppure in controtendenza con i cerchi di sempre maggiori dimensioni avevano spalle alte a garanzia di manovrabilità e confort.
Il motore è un 2000 cc di soli 125 Cv che hanno faticato un po’ con richiesta di scalate sulle nostre montagne alpine. A suo favore invece i consumi decisamente bassi, malgrado la stazza del mezzo. Abbiamo fatto il pieno tre volte e quando stavamo in Austria abbiamo fatto due gite, una a Salisburgo e l’altra al Lago di Millstatt. Il nostro percorso di ritorno prevedeva delle deviazioni con visita in alcune bellissime località delle nostre belle Alpi. Da San Candido, a Brunico, le tre cime di Lavareto, fino a Bressanone, Trento e Levico, dove abbiamo pernottato presso il Family Hotel del sempre gentile e disponibile Nicola e Famiglia.
Tornando al Nostro Citroen Jumpy non posso che tesserne lodi positive a conclusione del viaggio e sopratutto mi sento di consigliare a molti, anche per la sicurezza del viaggio e l’originalità dell’idea di stare in gruppo di provare questa esperienza.
La prossima gita sarà in Camper nelle colline tra Umbria e Toscana, altra novità per me. Poi vi racconterò. A presto
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