Dopo la Clio 5, è la volta di rinnovare il piccolo crossover che proprio da questa vettura deriva. La Captur infatti nasce proprio da quest’idea. Una versione rialzata della Clio. Non penso che neppure presso la Regie si potessero immaginare il successo riscosso.
Analizzando bene il prodotto e il contesto del Mercato dell’auto attuale però, la Captur può rappresentare un’auto che copre diverse fasce. Può essere l’auto piccola di chi ha una vettura di classe superiore. Può essere l’auto di famiglia per chi non ha grosse capacità finanziarie, può essere anche un’auto sfiziosa, ma di misure piccole. In questi anni – sopratutto dopo il piccolo restyling del 2017, le rifiniture (più estetica che sostanza) le varianti dei colori, e i nuovi rivestimenti ne hanno – ancor più dato – un aspetto sfizioso. All’inizio dell’anno poi, per tener ancora vivo l’interesse per una vettura della quale si era ormai annunciato un imminente cambiamento, sono uscite versioni ancora più interessanti ricche di fari full LED, tinte Be-Style, nuovi cerchi in lega da 16 pollici, Dentro ancora nuovi tessuti Black Tweed e volante in pelle. Dal punto di vista Infotainmente poi, c’è stata l’integrazione dell’autoradio con lo schermo touch da 7” con telecamera e sensori di parcheggio (Sport Edition2). Anche motoristicamente è arrivato il nuovo propulsore benzina 1.3 tce da 130 CV (o 150 CV) studiato con Mercedes, che da tanto sprint in più pur tenendo d’occhio i consumi.
Pensando però a ciò che deve arrivare. Girano in rete le foto dei “Muletti” dai quali si sono ripresi i tratti e, tolte le camuffature grafiche, si sono sviluppati dei rendering che fanno già capire quale potrà essere il design della futura Captur.
Partendo – come detto dalla piattaforma CMF-B della Clio 5 – l’aspetto più o meno presunto – ci parla di una vettura leggermente più grande, più larga, ma più bassa e con un andamento decisamente più sportivo. La parte posteriore, in particolare, dovrebbe essere molto personale, con un andamento laterale che va a chiudere (in stile Opel Astra), curvilineo, con raccordo al montante posteriore e una terza luce di misure inferiori. Oltre un accenno di sbalzo poi (che da ancora più sensazione di fluidità) ci sono i fari a led che riprendono il nuovo stile Renault (tipo Megàne) che segnano un’ulteriore rottura con l’economicità delle linee della precedente generazione, a favore di dettagli maggiormente ricercati in ogni tratto. Nel frontale, oltre all’introduzione delle luci diurne a “C”, come Megàne e Clio, c’è un nuovo andamento del cofano motore, con nuovi tratti più rimarcati e muscolosi.
(Qualcosa dei futuri tratti sembra esser comune con lo studio Nissan Kicks presentato pochi mesi fa, in cui delle caratteristiche sembrano rispecchiarsi appieno).
Per gli interni c’è da pensare ad un maggior avvicinamento alla plancia Clio – molto bella e funzionale – che può essere adattata alla Captur 2. Ci sarà qualche minima personalizzazione – forse su bocchette areazione e volante – ma si pensa a non molto di più. Sistemi Multimediali che prevedono Touch screen da 9,3 pollici su finiture di alta qualità. Infotanment di ultima generazione e tanti supporti Adas Attivi……e poi, non manca poi molto … al Salone dell’auto di Francoforte…..(12 – 22 settembre 2019).
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