Sarebbe dovuta esser presentata al Motor Show di Ginevra martedì 3 marzo, è stata necessariamente scelta tutta un’altra strada per la concept car Morphoz. Purtroppo in questi mesi ci siamo dovuti abituare a presentazioni virtuali, video e comunicati stampa. Questo futuristico concept SUV con motorizzazione elettrica consente a Renault di introdurre la sua nuova piattaforma tecnica, chiamata CMF- EV, che inaugura anche un nuovo style-design e la possibilità di ingrandire l’interasse della vettura.
Quanto ai colori della carrozzeria, con la Morphoz viene inaugurato anche un nuovo colore, una tonalità metallica chiamata “Ivory Gold”.Agli interni nuove tonalità e colori accesi, con lo “Electric Yellow”. Caratteristiche che a detta di Renault saranno comuni a tutti i veicoli elettrici del Brand nei prossimi mesi. La “Livinglights”, è un nuovo sistema di illuminazione, una sorta d’identificazione che si estende lungo tutto lo scudo anteriore. Altre caratteristiche che subito saltano all’occhio, sono gli specchi sostituiti da telecamere e i cerchi aerodinamici montati su pneumatici da 22 pollici.
Abbiamo accennato al fatto che nella Renault Morphoz si inaugura la nuova piattaforma elettrica modulare del marchio, chiamata CMF-EV. È questa nuova piattaforma che consente di avere due passi (va da 2,73 a 2,93 metri) e di allungarsi su richiesta spingendo le ruote ai quattro angoli. Il pavimento interno all’auto è piatto . Anche la plancia può avanzare permettendo, di fatto, di avere maggiore spazio per gli occupanti.
Questa piattaforma CMF-EV consente quindi alla Renault Morphoz di crescere: C’è la versione City la più corta, e la versione Travel con passo allungato, destinata a lunghi viaggi. Anche l’interno può essere di conseguenza modificato. È quindi possibile sbloccare il Morphoz con un semplice gesto della mano. A bordo, il volante incorpora uno schermo da 10,2 pollici al posto di una strumentazione convenzionale. C’è una sorta di bracciolo che scorre verticalmente lungo tutto l’abitacolo, che di fatto è un sistema dotatao di I.A. per la gestione dei sistemi multimediali e connessione dati delle apparecchiature connesse. Ci sono tasche dove introdurre i vari device, che si collegano e ricaricano.
Tante nuove schermate sul display incorporato nel cockpit, con diverse schermate Livings. Quanto a confort, i sedili del pilota e passeggero sono inclinabili e possono cambiare il verso della seduta a formare un vero e proprio salotto con gli altri passeggeri. I sedili posteriori sono anche scorrevoli per sfruttare al massimo lo spazio interno., quando si passa dalla modalità Città alla modalità Viaggio.
Infine, questa Renault Morphoz è dotata di un sistema di guida autonomo di livello 3, che consente al conducente “di lasciar andare il volante delegando la guida al veicolo in un determinato numero di situazioni definite e su corsie autorizzate”. La Renault Morphoz mantiene la distanza con l’auto che la precede e così anche segue l’andamento delle strade, in curva o nel traffico. Ci sono dei “vincoli” di sicurezza perché ciò possa avvenire e in ogni caso, il pilota può riacquisire il controllo in ogni momento al tocco del volante.
Propulsore
Renault Morphoz ha un solo motore elettrico installato in questa piattaforma, meno voluminoso del motore termico, permette di assottigliare e far avanzare la plancia, liberando più volume per i vani portaoggetti e più spazio per i passeggeri, in particolare a livello di raggio alle ginocchia al posteriore. L’assenza del tunnel della trasmissione dà anche la possibilità di inserire un pianale piatto per lasciare più spazio alle gambe.con una potenza di 100 kW nella versione City e 160 kW nella versione Travel. Per quanto riguarda l’autonomia, il Morphoz può avere una batteria da 40 kWh e una aggiuntiva da 50 kWh per un totale di 90 kWh. Ciò consente percorsi di 400km di autonomia in città e ben 700 Km in modalità travel. La ricarica avviene solo per induzione tramite una posizione dedicata a terra. Il principale ostacolo all’acquisto dei veicoli elettrici, attualmente il costo d’acquisto e l’autonomia – reale o presunta – che viene loro conferita, ma almeno per il secondo problema, questa idea restrittiva della mobilità elettrica è destinata a scomparire a breve.
Tra le caratteristiche un po’ fantasiose o futuristiche c’è il fattore “riconoscimento” l’auto saluta. La Morphoz è dotata di I.A. Con questa auto, si preannuncia la scomparsa delle chiavi e, persino, delle card di accesso e avviamento. Ma anche la normativa che, probabilmente tra breve, imporrà funzioni di condivisione su tutte le autovetture. Tutto passa attraverso lo smartphone che funziona come una chiave digitale, facilitando, peraltro, la condivisione con altre persone: non c’è più bisogno di scambiarsi le chiavi, basta ricevere il codice di sblocco che, una volta attivato su smartphone, consente di aprire e utilizzare il veicolo nell’intervallo di tempo stabilito. ed è modulare, un concetto tante volte pensato ma mai realizzato. Anni fa FIAT aveva realizzato una citycar che si parcheggiava in una posizione quasi verticale. La soluzione era però solo per guadagnare spazio nei parcheggi. Qui si va oltre. L’auto si adatta a tutti gli utilizzi, sia quelli della vita quotidiana per brevi spostamenti che quelli che richiedono un raggio d’azione più ampio. Un veicolo personale, da condividere quando non si utilizza. Un veicolo pensato per integrarsi in una varietà di ecosistemi e favorire gli scambi. Un veicolo autonomo per guidare e lasciarsi guidare.
Quando il veicolo è fermo, le batterie possono alimentare le apparecchiature domestiche o i dispositivi del quartiere (con la tecnologia V2G – Vehicle to Grid). Possono anche essere immagazzinate nelle stazioni per servire ad altri veicoli o alimentare infrastrutture come le colonnine di ricarica delle biciclette self-service e l’illuminazione pubblica. L’idea è semplice: più si condividono le batterie, meno se ne producono e più si limita la carbon footprint.
Nella versione “City”, Renault Morphoz ha una lunghezza di 4,40 metri. Grazie al passo straordinario per la lunghezza, pari a 2,73 metri, può alloggiare senza problema le batterie da 40 kWh di cui è dotata di serie, pur “restando leggera” ed evitando inutili sovraccosti. All’interno, l’abitabilità è degna di quella dei modelli del segmento superiore.
Nella versione “Travel”, Renault Morphoz ha una lunghezza di 4,80 metri. Anche il passo si allunga proporzionalmente, raggiungendo i 2,93 metri, cosicché la trasformazione aumenta sia la capacità di stoccaggio delle batterie che lo spazio interno. Diventa così possibile integrare batterie supplementari da 50 kWh (per una capacità totale di 90 kWh) e offrire ai passeggeri più spazio per le gambe e per due bagagli in più. A questo punto, Renault Morphoz è pronta per affrontare le lunghe percorrenze, tanto più che la trasformazione le permette di ottimizzare l’aerodinamicità, grazie ad un profilo e un muso più affusolati.
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