Nel 2023 la Scénic con all’attivo 25 anni di esperienza cambierà pelle, cambierà intenti e anche motorizzazioni. Un’operazione molto più ambiziosa. La Scénic “V” serie non avrà più nulla a che fare con l’idea che ci siamo fatti fino ad oggi se non per la destinazione d’uso. Quella che conosciamo oggi fu, nel 1996, tra le prime monovolume compatte della storia. Hanno segnato un’epoca, una moda, superata solo dai moderni crossover.
Se la motorizzazione elettrica non è una novità assoluta per il costruttore, si tratta però della prima Renault elettrica dedicata alla famiglia. Già la Mégane e-Teach, con i suoi 420 cm di lunghezza avrebbe potuto avere tale ambizione, ma la Scénic e-Tech che di cm dovrebbe misurarne circa 450 potrà meglio trasportare 5 passeggeri, comodi e con un discreto bagagliaio ancora sfruttabile. Il passo dovrebbe raggiungere la misura di circa 280 cm a tutto vantaggio dell’abitabilità e del spazio per le batterie e (successivamente delle bombole di idrogeno). La capacità potrebbe raggiungere i 60 kWh, per puntare tra i 450 e i 500 km di autonomia sul ciclo WLTP. Il bagagliaio dovrebbe comunque garantire una buona capacità, anche nel caso di una versione a trazione integrale, che in nessun caso impatterebbe sulla meccanica già in essere.
Gli interni, in continua evoluzione e connessione, saranno ovviamente completamente digitali (già dal 2010 le Scénic lo erano). Verrà riproposto quanto visto nella Mégane e-tech con schermi da 12”, migliorati ulteriormente e integrati nelle funzioni di connessione, navigazione ed ergonomia dei comandi secondari.
Nel 2030 arriverà poi l’ulteriore evoluzione del modello elettrico. L’introduzione sullo stesso pianale in uso dalla Media Francese (il CMF-EV) del serbatoio di idrogeno, oltre al motore elettrico, una batteria. Per quanto visto sul concept Vision, la disposizione della meccanica e l’architettura generale dell’esemplare rivoluziona quanto da sempre visto. Il serbatoio (normalmente posto in zona protetta) si trova nella parte anteriore, un serbatoio che può essere riempito con 2,5 kg di idrogeno, mentre il motore da 220 CV, preso in prestito dalla Mégane e-tech, è posizionato sull’asse posteriore.
La Renault Scénic Vision è quindi soprattutto un’auto elettrica, poiché una batteria da 40 kWh alimenta il motore posteriore in condizioni normali. Per i viaggi più lunghi, una cella a combustibile da 16 kW situata nel pavimento dietro la batteria trasforma l’idrogeno in elettricità e alimenta l’unità elettrica. La funzione dell’idrogeno in condizioni d’uso ordinario verrebbe meno. La sua utilità sarebbe invece più palese quando fosse necessaria maggiore potenza elettrica, per condizioni climatiche particolari o per un migliore efficentamento energetico.
L’idrogeno porterebbe poi a circa 800 km l’autonomia della vettura. La ricarica del serbatoio invece richiederà tempi strettissimi, anche solo 10 minuti in totale. Si dovrà pensare in un futuro prossimo, ove la propulsione elettrica-idrogeno si riesca a diffondere, in uno sviluppo della rete di stazioni di rifornimento.
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