Renault Scenic IV, il ritorno della monovolume con i pro e troppi contro

Ne sono rimasto imprevedibilmente deluso. Lo dico così come viene. Sono io stesso felicissimo possessore della Scénic X-Mod 1.5 dci, pagata un prezzo congruo, tale da potermi aspettare le tante doti e i difetti prevedibili corrispondenti alla qualità propria di un’auto di questo segmento.

Nel 2010 ho pagato la mia vettura € 20.000,00 in un allestimento completo di tutto. Cerchi in lega, specchi elettrici, quattro vetri elettrici, climatizzatore bi-zona, fendinebbia, telecamera posteriore, quattro air-bag, abs, sensori di parcheggio, Navigatore.

Un’auto fedele che non mi ha mai dato problemi, ma ha regalato silenzio, bassi consumi affidabilità. I difetti ci sono ovviamente, non troppi, ma in considerazione del prezzo pagato sono più che accettabili. Ci sono vetture che ho provato, assi più costose, meglio rifinite, ma con scarsa razionalità e guizzi stilistici discutibili, poco pratici e in definitiva non così migliori della mia monovolume. Ecco a proposito di monovolume, la nuova Renault Scénic è tornata con un aspetto ancora più da Monovolume.

In foto mi aveva entusiasmato, da vivo meno, ma non per il design bellissimo, moderno. Un insieme delle linee che ricordavano un po’ di Captur e molto Espace. Un bel mix che però mostra diverse stonature.

Ho notato tanti dettagli che non mi hanno convinto.  La linea, come detto, è bellissima ma tanto plasticosa. Ci sono dettagli aerodinamici e paraurti davvero leggeri. Alla base del parabrezza e ai lati dello stesso ci sono parti che flettono e coprono un montante piccolo. Se ciò va a tutto vantaggio della visibilità (come Citroen Picasso per intenderci) e dell’aerodinamica, presta il fianco a critiche, in ordine alla sensazione di qualità. Il paraurti anteriore oltre a essere leggero, non protegge, non sporgendo affatto, nè ha zone che proteggono da graffi in manovra. Stessa cosa dietro. non c’è una parte preposta ad una eventuale “toccatina” (la mia si, zona di plastica nera) inevitabile in città. Il paraurti ha la stessa sporgenza del portellone posteriore, ciò significa che un urto sullo stesso, arriva al portellone. Per fortuna, quest’ultimo è in materiale sintetico, forse più flessibile.  Il lunotto è piccolo ma verticale.

Belle le fiancate ma, provando a salire balza per la prima volta all’occhio che è scomodissimo accedere ai posti anteriori. E’ piccola. Io sono alto 1.80 e il lunotto inclinatissimo è davvero molto scomodo. Tutto sembra essere più piccolo, anche l’abitacolo. All’esterno degli sportelli ci sono quelle strisce sintetiche che dovrebbero proteggere la fiancata, che riprendono un po’ i motivi già visti su Captur, che spezzano la linea rendendola più leggera. Belli, ma con un inserto in metallo, che al primo colpo di sportello, su un parcheggio a spina, rimarrà inevitabilmente segnato.

La Renault Scénic nasceva come auto da famiglia, permetteva di fare tutto. la sua capacità, versatilità, praticità, ha fatto scuola a tutte le altre auto che si sono spinte a costruire questo genere di vetture. Nel tempo ha acquisito nuove forme e nuove tecnologie, come ovvio e giusto che sia, per rimanere al passo coi tempi, ma sempre fedele al suo indirizzo.

Questa nuova Scenic, scenica e moderna, ha perso in identità. Ha misure che sembrano addirittura più piccole (+8). Ha guadagnato in sicurezza attiva e passiva, grazie alle nuove tecnologie applicate alla nuova piattaforma. Gli interni sono molto curati e meglio rifiniti. Tutto è moderno e adeguato alle richieste dell’utenza più esigente. La multimedialità e i supporti touch sono presenti e ergonomicamente ben disposti. C’è il sistema R-Link con uno schermo da  8,7 pollici. La plancia riprende quanto di buono già visto identificandosi nelle nuove grafiche stile Kadjar (alla quale si è voluto forse lasciare più respiro introducendo un modello di questo genere). Anche in fatto di sicurezza attiva e passiva, ci sono tutti i dispositivi di frenata attiva (compreso il sistema per il riconoscimento dei pedoni e frenata automatica). C’è ovviamente ABS, controllo della trazione, antiarretramento per le partenze in salita. Ci sono i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la telecamera e il supporto attivo al parcheggio. Ci sono gli specchietti retrovisori attivi con segnalazione dell’angolo morto.

Fin dalla sua presentazione al Salone di Ginevra, del marzo 2016, la Renault Scénic 4 ha dato molto risalto al suo design audace, con ruote da 20”. Subito si è capito che i tempi erano cambiati e questo nuovo prodotto era molto distante dalla Scénic del 1996 (auto dell’anno 1997), ma anche da quella del 2010. Se ne scosta per stile e per orientamento. La modularità ha lasciato spazio allo stile. Il pubblico che ne godrà dei suoi sedili e del suo confort sarà più orientato verso un uso turistico, piuttosto che familiare. In tal senso posso concludere che forse giusto la Gran Scenic ancora può vantare una rispondenza temporale con ciò che Scénic è stata, ma che non è più.

Tecnicamente ineccepibile. Motori moderni, parchi oppure potenti. freni modulabili e sempre pronti, ottima la tenuta di strada e la visibilità (sopratutto anteriore). Cambia la vita a bordo con una nuova sensazione più ovattata, più da berlina e meno areosa di un tempo. Cambia la modularità e lo sfruttamento degli spazi. Non ci sono più i tre sedili posteriori, ma i più pratici 2/3 1/3 abbattibili a scomparsa nel pavimento. Rimangono i tavolini nei sedili anteriori (ma talmente piccoli, che sono inutilizzabili. Cambiano molte cose dentro ma ci sono sempre tanti vani, anche sotto i tappetini. Tutto è molto più rifinito ed elegante. Nei posti dietro si sta davvero bene e comodi, con una bella sensazione di isolamento dall’esterno. Belle le guarnizioni e i dettagli d’assemblaggio, così come la verniciatura.

Abbiamo provato la  Scénic  con il propulsore benzina  TCe 130 Cv, ma anche  la versione Gran Scénic con il motore diesel dCi 160 CV e cambio automatico a doppia frizione EDC . Ci è piaciuta molto, il feeling è immediato anche se la prova è stata molto, troppo  breve per poterne definire pregi e difetti nell’uso quotidiano.

I propulsori, abbiamo detto sono:  Benzina 1.2 TCe  da 115 e 130 cavalli. Diesel: 1.5 dCi da 95, 110, 130, 160 cavalli, . Il listino prezzi parte dai 21.900 euro della Renault Scénic 1.2 TCe 115 cavalli Life, per arrivare ai 33.350 della Renault Scénic 1.6 dCi 160 cavalli Bose EDC.

Addio vecchia Scénic, benvenuta nuova Scénic… e buon viaggio.

 

 

Commenta