La Renault non finisce mai di stupire. Da sempre questo brand è stato sinonimo di originalità e innovazione. Negli anni sessanta la Renault 4 fu davvero una auto adatta a tutti per tutte le occasioni ad un prezzo raggiungibile. Poi il successo che creò un’icona – da poco riemersa dalle proprie ceneri, è stata la 5 e Supercinque. Oggi il nuovo modello elettrico della 5 è stata anche nominata auto dell’anno. Negli anni ottanta, come non ricordare le Renault 9 e 11 che per prime comunicavano con voce con il pilota e presentavano tanti e tali congegni all’epoca impensabili per delle auto medie. A breve torneranno a percorrere le nostre strade due icone del tempo che fu, ma in versione XXI secolo, cioè elettriche. Mentre per la Renault 4 ci sarà d’aspettare ancora un po’, per la Twingo tutto sembra ormai definito:
Renault approfitta del Salone di Bruxelles, in chiusura il 19 gennaio, per fornire le prime immagini (non ufficiali) anzi prodotte con il PC, degli esterni, degli interni, dell’emblematica piccola city car.
La nuova Twingo sarà prodotta in Slovenia, presso lo stabilimento di Novo Mesto, già sede di produzione dell’attuale Twingo E-Tech, che fino all’anno scorso era ancora in catalogo. Tuttavia, la produzione non inizierà prima del 2026. Questo modello rappresenta una sfida ingegneristica significativa: progettare un’auto compatta, moderna e leggera, destinata a una diffusione ampia, offrendo caratteristiche innovative e originali rispetto agli attuali modelli di utilitarie, è un compito decisamente complesso.
La Twingo sarà dotata di un pacco batterie con una capacità compresa tra 30 e 35 kWh, offrendo un’autonomia di circa 300 km, un valore notevole considerando le dimensioni ridotte della batteria. Renault punta a un consumo medio di 10 kWh/100 km, un’efficienza che permetterebbe alla Twingo di competere con i modelli attuali sul mercato. La futura generazione di Twingo è attualmente in fase di sviluppo con un partner cinese sconosciuto. Tra le tante novità l’utilizzo di nuove batterie LFP (litio-ferro-fosfato), che ridurranno i costi. Queste arriveranno a partire dal 2026, il che lascia intendere che modelli come la Twingo, ma anche la R5 e perché no la R4, ne avranno diritto, per ottenere versioni più economiche.
Dal punto di vista meccanico, la nuova Twingo sarà equipaggiata con un motore elettrico ad alta efficienza, in grado di fornire una coppia immediata e una guida fluida. Il telaio sarà progettato per essere leggero ma robusto, garantendo maneggevolezza e sicurezza su strada.
Per quanto riguarda l’elettronica, la Twingo sarà dotata delle più recenti tecnologie di assistenza alla guida, tra cui il sistema di frenata automatica di emergenza, il mantenimento della corsia e il riconoscimento dei segnali stradali. Inoltre, l’interfaccia utente sarà intuitiva e moderna, con un sistema di infotainment avanzato che includerà navigazione satellitare, connettività smartphone e funzionalità di controllo vocale. La plancia della Twingo prevede un doppio display: da 7 pollici davanti al pilota, per le informazioni principali di guida e uno schermo multimediale centrale da 10,1 pollici. La plancia nell’insieme risulta leggera e moderna, con dei richiami stilistici alla prima serie della berlinetta francese.
Con un prezzo di partenza previsto inferiore a 20 mila euro, il marchio sta facendo un grosso lavoro in questo senso (e lo studio di batterie alternative ne è la prima conferma). Non disponiamo ancora di dati tecnici. Secondo il CEO di Renault, Luca de Meo, la nuova Renault Twingo elettrica dovrebbe consumare solo 10 kWh/100 chilometri. È molto probabile che la nuova Twingo venga collocata sulla piattaforma modulare denominata AmpR Small e precedentemente denominata CMF-B EV.
La Renault Twingo dovrà presto competere con i nuovi arrivati elettrici a prezzi accessibili come la Citroën ë-C3, la nuova Fiat Panda, l’annunciata Volkswagen ID1 (che potrebbe segnare proprio la nascita di una collaborazione con Renault) e la piccola elettrica da città annunciata da Opel .
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