Segmento B-Suv in espansione, le auto intelligenti pratiche e ricche di contenuti [Ford Puma – Toyota Yaris Cross – Peugeot 2008 – Renault Captur]

Un tempo c’erano le auto monovolume, ormai  quasi del tutto scomparse dai listini. Anche chi ha inventato questo prodotto, la Renault, ha abbandonato, o per meglio dire trasformato tale prodotto in ciò che è più alla moda. Riconoscendone la validità, per razionalità, sfruttamento degli spazi ed economicità, il Mercato ha voltato pagina cercando nei SUV, il nuovo stile e la moda per un po’ tutte le auto, dalle piccole, medie e grandi vetture in “stile” Crossover.

Queste autovetture degli originari Fuoristrada duri e tosti non hanno più nulla. I crossover o semplicemente auto che riprendono le loro fattezze, sono auto normali, migliorate nel tempo per soddisfare le esigenze dei nuovi parametri di sicurezza attiva e passiva, ma di fatto, nel bene e nel male non sono più robuste delle normali berline, solo più alte. Nel bene hanno acquisito  migliori doti di guidabilità, tenuta e sicurezza attiva. In molti casi hanno perso la trazione integrale. Hanno ruote sempre molto grandi (e costose da sostituire) e sono rialzate (con pessimo CX). A conti fatti, se non fosse per un discorso modaiolo personalmente preferirei ancora il buon vecchio monovolume. In ogni caso, chiacchere a parte, oggi ci occupiamo del settore dei B-Suv, auto medie in conformazione crossover, con molti pregi, tipo rapporto tra dimensioni e sfruttamento spazi, economicità di gestione, propulsori piccoli ma potenti, sistemi di ultima generazione per sicurezza attiva e infotainment. Sono aumentati negli ultimi anni, fino a coprire una buona fetta della torta delle vendite. Auto pratiche e intelligenti, perfette per la famiglia, ma che soddisfano ogni esigenza con contenuti di ultima generazione.

 

I modelli che vedremo oggi sono:

Ford Puma: Lunghezza: 419 cm – Larghezza 180 cm – Altezza 154 cm – Passo 259 cm – Bagagliaio lt 456/1216

Toyota Yaris Cross: Lunghezza 418 cm – Larghezza 177 cm – Altezza 160 cm – Passo 256 cm – Bagagliaio lt 397/1097

Peugeot 2008: Lunghezza 430 cm, Larghezza 177 cm, Altezza 152 cm – Passo 260 – Bagagliaio lt 405/1467

Renault Captur: Lunghezza 427 cm, Larghezza 179 cm, Altezza 157 cm – Passo 263 – Bagagliaio lt  404/1275


Non dimentichiamo poi i vari altri modelli quali: Hyundai Kona, Nissan Juke, Jeep Avenger, Fiat 600, Citroen C3, Ds 3, Opel Mokka, Mazda Cx 3- MG ZS – DR 3 e molte altre, anche full- electric in arrivo dall’Oriente, come la BYD Atto Terzo di cui torneremo a parlare a breve.

Le auto del Gruppo Stellantis, partono tutte dalla medesima base meccanica della Peugeot 2008 e seppure le caratteristiche sono personalizzate per i vari Brand, sia per risposta differente di sterzo e sospensioni, che per allestimenti, abbiamo ritenuto di fermarci sul modello originario, che sostanzialmente le include tutte. anche la nuova Nissan Juke riprende le orme della Captur avendo abbandonato il pianale della Scenic I serie. 

Segmento B-Suv

Ford Puma: Lanciata alla fine del 2019, la Puma  è arrivata oggi alla sua piena maturità. Ha subito da poco un lieve facelifting più che esterno, nei contenuti dell’abitacolo, plancia e sistema infotainment. La Casa dall’ovale blu porta l’attenzione del modello su una sempre più crescente diffusione della trazione  100% elettrica, che si chiamerà, per questo modello “Ford Puma Gen E“. All’esterno le modifiche sono minime e riguardano la calandra che incorpora il logo ford, la firma luminosa differente,  il paraurti anteriore rimodellato utilizzando una griglia più svasata nella parte inferiore e prese d’aria per i freni di diverso disegno, che nascondono i fendinebbia. Non ci si aspettava in effetti molto di più da un modello molto giovane e apprezzato, e infatti i maggiori cambiamenti hanno riguardato gli interni della vettura. A bordo il restyling della Ford Puma è particolarmente visibile.

Impossibile non notare l’arrivo, nella parte superiore della consolle centrale, di uno schermo touch da 12 pollici di diagonale che sostituisce quello da 8 pollici. Questo nuovo pannello beneficia di nuove funzionalità e utilizza l’ultima versione del sistema multimediale SYNC 4, sono inclusi anche il cloud e il 5G. Accompagna una strumentazione digitale da 12,8 pollici davanti al conducente. Il cruscotto è dotato di bocchette d’aria centrali rialzate sopra lo schermo con una disposizione inedita.  Sotto il cofano, il restyling della Ford Puma si riduce sostanzialmente. I motori Hybrid utilizzano la tecnologia a 48 V. Il motore a benzina 1.0 EcoBoost a tre cilindri è disponibile nelle versioni da 125 CV e 155 CV, in entrambi i casi è associato al cambio Powershift a doppia frizione. Per la motorizzazione da 125 CV resta disponibile il cambio manuale. Mentre la versione ST offre ora una potenza di 170 CV rispetto ai 200 CV precedenti con rispettivamente un valore di coppia di 248 Nm (prima 320 Nm) per ridurre le emissioni di CO2 che, a seconda dell’equipaggiamento, sono comprese tra 135 e 146 g/ km. (Da notare che i concorrenti, Renault Captur e Peugeot 2008 in testa, non offrono versioni sportive).

La base di partenza della Ford Puma è la Ford Fiesta (che a breve andrà in pensione). Ciò può avere diverse interpretazioni. Da un lato la vettura nasce su qualcosa di ampiamente sperimentato e modificato nel tempo che garantisce una certa sicurezza sulla qualità e durata. Al contempo però potrebbe individuarsi in questo elemento qualcosa di ormai datato, anche se Ford ha già ampiamente aggiornato i suoi modelli alla ibridizzazione e la Puma ne è tra i migliori esponenti del Brand.

Versioni: la  entry level Titanium con motore 1.0 EcoBoost da 125 cavalli parte da 27.490 euro mentre al top, la Ford Puma ST da 170 cavalli chiede 38.290 euro.

Toyota Yaris Cross: Aggiornata all’inizio 2024, Toyota non ha avuto bisogno di apportare grandi modifiche poiché la Yaris Cross,  sembra soddisfare ancora il gradimento del Mercato, mantenedo costanti le vendite. Sono però state inserite delle piccole modifiche esterne, e qualcosa di più consistente sotto il cofano motore.  Nel corso di questo restyling è stata corretta la leggerissima insonorizzazione con modifiche ai tubi di aspirazione per ridurre il rimbombo dei tre cilindri di bordo, mentre la vetratura è stata ispessita. Sempre nell’interesse del comfort, Toyota ha modificato uno dei supporti del motore per ridurre le vibrazioni avvertite dagli occupanti. All’interno, il layout è rimasto invariato, con i suoi pregi e difetti, L’ergonomia resta ottima, ma le plastiche sono sempre dure. La Yaris Cross guadagna un ampio touch screen da 12,3 pollici sulle finiture elevate con una nuova strumentazione 100% digitale condivisa con la Yaris.

Nuovo il  motore ibrido da 130 CV recentemente inaugurato dalla Yaris. L’aumento di potenza rispetto all’unità da 116 CV (che sarà proposta ancora sulla Yaris Cross il prossimo anno) è dovuto principalmente all’aumento di potenza del binomio batteria/motore elettrico. Sulla Yaris Cross la potenza massima raggiunge esattamente i 132 CV. Il motore MG2, che funge da generatore per la batteria, vede la sua coppia aumentare del 30%. Toyota annuncia un progresso da 0 a 100 di mezzo secondo, a 10,7 secondi. Le emissioni di CO2 aumentano leggermente ma restano contenute: tra 103 e 122 g/km a seconda della versione e del cambio scelto. Va infatti ricordato che la Yaris Cross è uno dei rari piccoli crossover disponibili con trazione integrale. Rimane in listino la versione con propulsore ibrido da 116 CV.

Per la  Yaris Cross 130 il listino dovrebbe lievitare sensibilmente, anche perché a questo motore sono associate le versioni più rifinite, già più care: Première, Collection e GR Sport.

Peugeot 2008:  Questo piccolo Crossover con gli artigli del Leone è  stato lanciato anch’esso nella fremente estate del 2019, quando tutti i Brand hanno praticamente debuttato nel segmento . Oggi  in occasione del restyling di metà carriera, la vettura è migliorata in tanti aspetti, sia meccanici che delle finiture, oltre alla dotazione di sicurezza ai vertici della categoria. Nella prima serie risultava un poco rumorosa e poco rifinita, oggi tali aspetti sono stati migliorati co l’adozione di nuovi materiali e un affinamento meccanico di rilievo. All’esterno troviamo una nuova grafica del frontale, ancora più aggressivo, con proiettori   LED, ci sono poi i graffi verticali sempre in Technology LED. Anche al posteriore la firma luminosa è stata reinterpretata ed ora risulta anche più visibile. Cambiano i Cerchi in lega, inedito  il disegno dei con misure da 16 a 18 pollici a seconda dell’allestimento.

All’interno  i-cockpit: il cruscotto digitale e tridimensionale di 10″, al centro c’è un altro display di 10″ per l’impianto multimediale con Radio DAB & Bluetooth telefono e la gestione del ‘clima (tutto digitale) rivolto verso il guidatore, facilitando così la visuale.  Graficamente piacevole con tante funzioni che risultano un po’ complicate e obbligano a distogliere lo sguardo dalla strada. C’è sia  Apple CarPlay e Android Auto.

I sistemi di sicurezza sono completi. Prevedono per tutti gli allestimenti: cruise control adattivo, riconoscimento dei segnali stradali, frenata automatica d’emergenza, mantenimento di corsia e riconoscimento della stanchezza del conducente. Nell’allestimento superiore, Allure, si aggiungono anche i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la videocamera, quest’ultima  alta definizione, che rende le manovre ancora più agevoli.

Motori: 1.2 3 cilindri turbo benzina PureTech con tre differenti potenze (100 e e 130 CV) e un diesel 1.5 quattro cilindri da 130 CV. La trazione è anteriore mentre il cambio è manuale a 6 marce o automatico a 8 a partire dalle versioni intermedie. I prezzi partono da  25.950 euro e da 30.650 euro

Renault Captur: La più “anziana” del lotto che ancora non ha ricevuto – a differenza delle altre – nessun restyling previsto però per la prossima primavera. A breve ciò che a metà carriera aiuta a mantenere giovane un modello di successo, con aggiornamenti estetici e tecnici che ne possano mantenere costanti le vendite. Ciò su cui generalmente si agisce sono aggiornamenti nel frontale, secondo il nuovo Family feeling del Brand (ciò che colpisce all’occhio e mantiene giovane un prodotto), al contempo vengono introdotte novità e peculiarità di modelli di fascia alta. All’interno vengono aggiornate le plancia e i sistemi infotainment.

Renault Captur 2024, avrà un nuovo schermo inglobato nella plancia touchscreen da 9,3 pollici, che si affiancherà al quadro strumenti digitale da 10,2 pollici attivato col sistema di infotainment OpenR. Particolare attenzione è rivolta alla sicurezza, con aggiornamenti dei sistemi di sicurezza attiva. Poi, ovviamente gli aggiornamenti dei modelli Hybrid, con batterie e prestazioni migliorate per aumentare l’efficienza, l’autonomia e le prestazioni, senza compromettere i consumi. Questo tutto quello che probabilmente vedremo nel modello 2024. girano in rete immagini che ne anticipano le novità (che riprendono e sfumano lo stile Clio e nuova Scènic). Altra voce che gira, quella dell’introduzione di una variante a passo lungo, che potrebbe avere anche un seguito con altri Marchi del Brand (Dacia e Mitsubishi), per ampliare l’offerta, vista la trasformazione della Scènic in full hybrid. Motori: non ci dovrebbero essere modifiche sostanziali se non per le batterie di maggiore potenza. I motori dovrebbero rimanere: il noto turbo a tre cilindri da 1.0 litri. con potenza di 90 CV (66 kW)  e 100 CV (74 kW) (e versione GPL). Ci sarà ancora la versione 1.5 dci turbodiesel. Le motorizzazioni saranno offerte nella versione mild hybrid (MHEV) e plug-in hybrid (PHEV) con il microibrido da 140 CV con cambio meccanico, quella da 160 CV con cambio automatico e vero ibrido con l’E-Tech da 145 cavalli. Potrebbe essere prevista una versione più potente con il motore già vista nell’Austral, con il nuovo propulsore PHEV da 1.3 litri (12 Volt) e 1.2 litri (48 Volt) per la versione a passo lungo.

A noi piacciono tutte. Forse per innovazione tecnologica, in questo momento, saremmo propensi a scegliere la Toyota, che del lotto sembra la più moderna, razionale e convincente. Anche Ford però ha fatto grandi sforzi e investimenti per lanciare un modello davvero ben fatto. La 2008 è la base di tantissimi modelli Stellantis e con l’ultimo aggiornamento sembra non aver nulla a che invidiare anche a modelli di fascia superiore, personalissima anche nella linea. La Captur è forse la più tradizionale – in questo momento – ma mi aspetto grandi sviluppi con la nuova versione. Renault sa da sempre stupire per innovazione e tecnologie. Insomma, una scelta non ci può essere, o meglio si. L’unica maniera per poter decidere è provarle su strada, solo così si potrà capire quella più adatta  alle nostre esigenze.

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