Lo sviluppo delle auto negli ultimi anni è andato sempre più nella direzione di quell’intuizione tracciata, prima tra tutti, dalla Volvo circa sessant’anni fa. Il marchio Svedese fu tra i primi a montare le cinture di sicurezza, i poggiatesta e gli specchietti retrovisori esterni. Stiamo parlando di un’epoca in cui le auto dovevano principalmente correre e rombare. Non c’era la crisi petrolifera, non si parlava di inquinamento, non si pensava neppure alla sicurezza. Anche i bambini viaggiavano in braccio alle mamme nei posti anteriori.
Sviluppo del confort, sicurezza attiva e passiva, norme antinquinamento segnano invece i parametri odierni. Le auto non necessitano di correre troppo, ma devono potersi fermare entro spazi sempre minori, devono riuscire ad avanzare su ogni terreno e avvisarci di un imminente pericolo, devono agire autonomamente con pretensionatori sulle cinture, poggiatesta attivi, sedili antiscivolo. Devono avere airbag laterali, a tendina per la testa e ovviamente frontali.
Anni fa l’Audi aveva sviluppato un sistema per il quale (proco-ten) in caso di urto il motore scivolava sotto la vettura e il piantone dello sterzo veniva sollevato e quindi allontanato dal pilota, contestualmente venivano tirate le cinture. Tanti sono stati gli espedienti studiati, provati, inseriti e poi abbandonati alla ricerca della sicurezza per gli occupanti delle vetture. Oltre alla sicurezza passiva, negli anni si sono sviluppati sempre maggiori sistemi di sicurezza attiva. L’ABS è stato tra i più importanti, contro il bloccaggio delle ruote in frenata. L’ESP/ESC/TCS sono stati altrettanto importanti per il mantenimento della traiettoria in curva senza perdere aderenza. Sfruttando il sistema frenante agiscono sulle ruote che perdono aderenza, siano esse anteriori o posteriori, tenendo l’auto in carreggiata. Altri sistemi poi sono arrivati con l’uso delle telecamere, che riconoscono i cartelli stradali, ma anche le linee orizzontali, la mezzeria. Il Lane Departure Warning può agire a livello sonoro, come avviso, ma anche direttamente sullo sterzo riportando l’auto in corsia (Lane Keep Assist). Spesso i due sistemi sono integrati. Altra novità introdotta negli ultimi anni è stato l’avviso (posto sullo specchietto retrovisore esterno) dell’angolo cieco. Una luce intermittente avvisa del sopraggiungere di un veicolo altrimenti non visibile. Il Blind Spot Allert, (ma i nomi sono tanti per identificarlo) è molto utile anche in manovra e si auspica diventi presto un elemento presente in ogni vettura. Cosa invece obbligatoria per tutti i veicoli immatricolati dal 31/03/2018 è il sistema di chiamata di emergenza eCall, per la richiesta di aiuto automatica in caso di incidente, localizzazione del mezzo, o richiesta soccorso. (ne abbiamo più volte parlato nei nostri articoli “eCall“).
Si prova da diversi anni, ma solo con l’evoluzione tecnologica che ha abbinato a radar telecamere attive si è riusciti nell’intento di avere una frenata autonoma, che agisse a prescindere dalla volontà di chi si trovi alla guida. Per distrazione o negligenza (si pensi agli smartphone) la distrazione è diventata una componente pericolosissima che causa sempre maggiori incidenti in città, ma anche su strade a scorrimento veloce. Il Sistema di frenata automatica (AEB) utilizzano una tecnologia basata su sensori ottici, telecamera LIDAR per identificare gli ostacoli davanti alla vettura. La combinazione di queste informazioni con la velocità e la traiettoria permettono di stabilire se esiste un pericolo effettivo. L’auto frena autonomamente, fino al completo arresto o solo parziale. A volte il sistema si esclude per intervento del pilota, in altri casi per superamento della velocità preimpostata. Un sistema utile in città per i pedoni, ciclisti, scooter, ma anche in caso di scarsa visibilità o di notte. Un aiuto importantissimo. Anche a livello meccanico le auto hanno migliorato i sistemi di trasmissione (sempre grazie alla tanta elettronica introdotta e migliorata negli anni), le sospensioni, ma anche la trazione. Le auto a trazione anteriore o integrale possiedono supporti che aiutano ad avere sempre la migliore aderenza possibile sui fondi. Sistemi integrati TCS/Grip Control riescono (in parte) a svolgere compiti un tempo esclusivi di vetture a trazione integrale. Notevole, in tal senso il supporto delle coperture, gomme radiali con qualità sempre maggiori di aderenza sul bagnato e fondi innevati o a basso grip. I Pneumatici hanno raggiunto uno sviluppo elevatissimo rispetto a pochi anni fa. Le Runflat sono gomme che se sottoposte a foratura, perdono solamente pressione ma riescono a sostenere il peso dell’auto e percorrere chilometri fino a raggiungere il primo punto di soccorso. Coperture Invernali / Mud & Snow sono determinanti in situazioni estreme, rispetto alle coperture estive, che poco possono sia per tenuta, che trazione e frenata.
Sorvolo sul confort delle auto, che seppure determinante, in termini di sicurezza per una maggiore qualità della vita a bordo e un minore affaticamento riguarda sistemi di visibilità/illuminazione/sospensioni e sedili/climatizzazione/supporti bluetooth/hi-fi/Navigazione/retrocamera/avvisatori acustici (ma ci tornerò).
Vorrei solo concludere parlando degli importanti risultati ottenuti dalle auto in termini di sicurezza passiva grazie al contributo dell’ EuroNcap. Istituito nel 1997 è diventato nel tempo il riferimento, grazie all’attribuzione delle stelle di riconoscimenti della sicurezza di un automezzo, nel rispetto di determinati parametri. A distanza di 20 anni da quello che iniziò come un programma controverso e discusso, rifiutato dai costruttori e i cui standard di sicurezza erano ritenuti non realistici, Euro NCAP è divenuto parte integrante del filone automobilistico. Si sono evitati migliaia di incidenti mortali, la domanda di sicurezza da parte dei consumatori è cresciuta. I costruttori si sono adeguati e ora competono per ottenere i migliori risultati nei test e gli standard per la sicurezza delle vetture. Sicurezza in continua evoluzione. Euro NCAP si è cambiato a sua volta modificando i parametri e collaborando alla ricerca di nuovi sistemi di sicurezza da integrare nelle vetture. Ci sono piani di sviluppo da introdurre entro il 2020/25. Nel 2009 Euro NCAP ha introdotto la valutazione complessiva di sicurezza, in base ai risultati in quattro aree importanti: protezione degli adulti (per il guidatore e passeggero); protezione dei bambini, protezione dei pedoni e le tecnologie di assistenza alla guida (Safety Assist). I Test riguardano l’impatto frontale, impatto laterale e colpo di frusta, eseguiti per valutare il tipo di protezione che il veicolo offre per il conducente e i passeggeri. In ordine i test riguardano: Frontale dissestato (il più importante e realistico, anche se svolto a 50 Km/h), frontale a tutta larghezza, impatto laterale (altrettanto grave e realisticamente più frequente), impatto del palo, colpo di frusta, AEB frontale.
I Risultati ottenuti dai veicoli secondo i parametri introdotti con le stelle da Euro NCAP riflettono sia le prestazioni del veicolo nei test, ma anche l’equipaggiamento di sicurezza che il costruttore offre su ciascun mercato è fondamentale (i vari pacchetti o opzioni aggiuntive) a darne il numero di stelle. (in molti modelli oltre alla dotazione base, ci sono optional che stravolgono completamente la classifica di un modello). Non si tratta più solamente dell’impatto passivo a dare sicurezza ad un’auto, ma di tutti quegli accorgimenti introdotti per consentire la sopravvivenza degli occupanti in situazioni estreme. Più mezzi si hanno (attivi o passivi) maggiori sono le stelle.
“Nell’acquisto di una nuova vettura, oltre all’estetica, alle prestazioni, ai consumi, agli optional e ai sistemi infotainment di ultima generazione che vengono tanto pubblicizzati, consiglierei di visionare i risultati dei test Euro NCAP”.
C’è un sito, che vale la pena visitare. potete indicare il modello che vi interessa, o dell’auto che già possedete e vederne il risultato: https://www.euroncap.com/it
Le migliori auto del 2017, secondo Euro NCAP:
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=l8KD94eFv6Y[/embedyt]
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