Siamo tornati dal Salone dell’Auto di Ginevra che apre i battenti al pubblico oggi 9 Marzo. Nei giorni scorsi si sono svolte molte presentazioni delle vetture che arriveranno nei Mercati di tutto il Mondo nei prossimi mesi. Abbiamo potuto assistere a diverse di queste, dalla Ssangyong, con il prototipo , che porta in evidenza il design che contraddistinguerà i modelli del futuro. – La Casa Coreana è in cerca da tempo di un proprio stile. Il modello presentato è il XAVL lo abbiamo potuto ammirare dal vivo, è’ più armonioso e anticipa le future generazioni di Crossover/SUV, che ne riprenderanno forme, volumi e misure a definire un rinnovamento in atto da qualche anno, ma che ora sembra più vicino ai canoni stilistici convenzionali.
Di li a poco c’è stata un’altra importante presentazione per il marchio Honda. La visione del futuro, secondo il marchio giapponese è incentrato su una mobilità che in città sarà principalmente elettrica. Per migliorare l’aria e per decongestionare le città dal traffico si susseguono prodotti piccoli ed agili per muoversi senza inquinare. Così Honda ha presentato la sua proposta è la NeuV, auto intelligente e pratica.
Davanti allo stand, però io mi sono soffermato sul gioiello della casa nipponica la Nsx. e sulla versione elettrica di un veicolo che ha gareggiato in qualche campionato straniero.
Quest’anno il tema della sostenibilità ambientale è stato sentito fortissimamente dalle Case automobilistiche. Un po’ tutte le più grandi Marche hanno proposto delle alternative ibride, o che si integrassero alla propulsione convenzionale. Toyota, la capostipite del settore, ha presentato un modello per la mobilità urbana, forse un po’ futurista, ma senz’altro d’effetto. Il Ceo con una scenografia interattiva ha mostrato quella che potrebbe essere l’auto per i centri urbani del prossimo futuro. La i-Tril
Lasciata la Toyota abbiamo fatto un giro per i vari Stand: Renault dove abbiamo potuto finalmente ammirare dal vivo la nuova Koleos, bella, grande e finalmente con un design moderno, che trasmette un sensazione si di solidità, ma anche grande capacità per un uso familiare. Forse però questo modello non ci ha entusiasmato dal vivo, quanto ci aveva fatto in foto. Plancia e materiali sono apparsi di qualità minore di quanto mi aspettassi, e non ho trovato – come invece di fatto fa sempre Renault – nulla di veramente innovativo. Al contrario, la Captur, con il piccolo restyling di mezza età, è ancora più attraente. Sembra un prodotto studiato per le donne e di quanti cercano un’auto compatta, ma con grande versatilità. Migliorata nelle rifiniture, nella multimedialità e grazie alle nuove colorazioni e cromature, è davvero molto accattivante.
e la Captur 2017
Prima di arrivare al bellissimo Padiglione Jeep (il più bello insieme a quello della Lexus e Volvo), per la presentazione della nuova Compass, ci siamo fermati alla Lexus, dove c’era quella che per me è l’auto più bella di tutte quelle esposte, per design e armonia (Escluse le supercar ovviamente). La coupè Lc 500h veniva presentata in variante hybrid. Bella dentro, con rifiniture e tecnologia che va dai rivestimenti in pelle agli strumenti Lcd – tft, a sistemi infotainment di ultima generazione, trasmissione automatica e tanto altro, fra cui più di tutto l’integrazione della propulsione ibrida alla convenzionale. Accanto al motore benzina V6 di 3.5 litri da 299 CV, c’è il motore elettrico di ulteriori 60 CV, per un totale di ben 359 CV. La trasmissione è affidata ad un cambio automatico CVT con 4 marce vere + 3 elettriche, che riescono a far scandire e a trasmettere a terra potenza e trazione come un vero cambio tradizionale (grazie anche alla possibilità d’uso dei paddles). Fuori, la linea si fa veloce e snella, con un richiamo comune a tutti i modelli Lexus nel frontale e ai fari a LED. Per la LC 500 c’era presente anche la versione con propulsore benzina V8 da 467 CV e trasmissione a dieci marce.
Alle 14.00 dopo una breve sosta panino (pessimo e al modico costo di 9.00 CHF, cioè più o meno €9.00) ci siamo presentati in prima fila alla presentazione della Jeep Compass. In prima fila c’erano l’Amministratore Delegato Sergio Marchionne e John Elkann.
La nuova proposta della Casa Americana (acquisita dal Gruppo FCA) propone un Crossover di dimensioni Medie che andrà probabilmente ad affiancare e poi sostituire la sfortunata Cherokee. (L’interpretazione della vettura non ha mai convinto gli affezionati al Marchio, troppo moderna, troppo distante dai canoni delle vere Jeep e sopratutto troppo cara – anche se ricca di contenuti). La Compass è invece ancorata a stilemi che hanno avuto successo con la Renegade e col frontale della Grand Cherokee. Una mossa intelligente che avrà di certo un vero boom d’acquisti. A tutti quelli a cui piaceva la Renegade, ma la riteneva piccola, non potrà non piacere (me compreso) la nuova Compass.
Le prime vetture verranno consegnate da Maggio con una versione speciale denominata “Opening Edition” con allestimento particolarmente completo. Sarà la motorizzazione Diesel 2.0 Multijet 140 CV con cambio automatico a 9 rapporti.
La Compass avrà differenti motorizzazioni e allestimenti: Benzina: 1.4 MultiAir2 da 140 o 170 CV. Diesel: 1.6 Multijet da 120 CV e il già citato 2.0 Multijet (a trazione integrale con possibilità di ridotte) Diverse le versioni per le diverse specificità: La versione Trailhawk è al solito per Jeep la versione più estrema, per il fuoristrada nudo e crudo, angoli d’attacco e d’uscita più favorevoli e così anche l’altezza da terra.
(domani proseguiremo il nostro racconto sulle novità da Ginevra, a presto)
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