Approfittando di un prodotto venduto su un sito di vendite on.line, ho provato un prodotto sempre più pubblicizzato, che viene ormai normalmente montato di serie su tante vetture all’estero. (Tra poco anche in Italia la nuovissima Citroen C3). Diventerà una “moda” anche da noi oppure no? L’utilità ci può essere, è innegabile. Probabilmente anche le Assicurazioni daranno degli incentivi o bonus per il montaggio. In Giappone o in Russia si è assistito a scene tremende di simulazione di investimenti, oppure di incidenti stradali combinati ad hoc, per poter intascare i soldi immediatamente o tramite le assicurazioni. Ci sono i soliti balordi che non si risparmiano anche a costo di farsi male, pur di poterla fare franca. Molti automobilisti hanno quindi scelto di installare (come acquisto post-vendita e quindi non di serie) una telecamere che si attivi all’accensione della vettura, registri e poi l’indomani cancelli tutto e provveda da capo a registrare gli avvenimenti.
Abbiamo provato per voi uno di questi modelli. Normalmente vengono messe vicino allo specchietto retrovisore centrale. Altri dispositivi sono essi stessi specchietti retrovisori. Gli apparecchi after Market hanno un costo di acquisto relativamente basso e contengono molteplici funzioni.
A volte molti incidenti portano strascichi e situazioni difficili da definire o riconoscere. Questi apparecchi che sfruttano le più moderne tecnologie per stabilità dell’immagine, capacità di riprendere in situazioni di scarsa visibilità, possono essere un valido alleato, uno strumento per identificare malfattori, oppure districare matasse di situazioni altrimenti complicate.
Sono perlopiù caratterizzate da un obiettivo frontale grandangolare di 170° capace di inquadrare la strada avanti e ai lati della autovettura.
Molti di questi sistemi associano ad una prima camera, una seconda nella parte posteriore della vettura, per riprendere – ugualmente – ciò che accade e funzionare altresì come supporto nelle manovre.
La qualità della fotocamera/telecamera è molto importante anche per riuscire a distinguere i segnali stradali, le targhe e definire la velocità di percorrenza del veicolo. Le più sofisticate si collegano anche al satellite e indicano la velocità effettiva e la posizione sulla mappa.
Non avendo una memoria infinita – a meno che non si disponga di un collegamento cloud, normalmente l’immagazzinamento dati è limitata a 32/64 GB.
Tale limite però lo si supera agevolmente se si considera che l’indomani, se non è accaduto nessun fatto rilevante la memoria si può azzerare. Tutto dipende dalle impostazioni/capacità del dispositivo. Con la sua funzione di rilevamento del movimento, può essere programmata per avviare la registrazione ogni qualvolta si muove qualcosa attorno al mezzo, anche quando questo non è in funzionamento, quando è parcheggiata insomma. Sono tante le variabili così come i modelli e di conseguenza i costi. La telecamera di bordo può diventare uno strumento che funziona a complementare al sistema di allarme e quindi diventare un mezzo di protezione contro il vandalismo. Anche quando l’auto è parcheggiata e lasciato incustodito per un certo periodo di tempo può avvenire una protezione attiva, visiva.
Tutto poi può essere rivisto attraverso uno schermo LCD. La memoria del dispositivo può permettere di verificare fatti o atti compiuti in prossimità del mezzo o contro lo stesso. Lo stesso schermo, come accennato, può essere sistema di supporto nella retromarcia.
Se vi piace l’argomento a breve pubblicheremo tutti i dati della prova completa su strada…..
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