Le batterie delle auto vengono sottoposte a maggiore stress a causa delle partenze a freddo Le basse temperature, spesso sotto lo zero, per prolungati periodi di sosta, non aiutano per un buon spunto iniziale. L’uso di accessori, quali sbrinatore o condizionatore vanno a caricare ancor più il lavoro dell’accumulatore che se (tra l’altro) l’auto viene utilizzata anche in tragitti brevi non riesce neppure a ricaricarsi e compensare il decadimento. Ci sono poi accorgimenti da adottare che posso no aiutare la sua “sopravvivenza” che consistono ne limitare l’uso ad esempio dello start e stop; i fari, tenerli accesi solo con il motore acceso come anche la luce nell’abitacolo. Limitare l’uso di fendinebbia e autoradio e caricatori di smartphone.o lettori mp3. Ove possibile (si tratta degli impianti più anzianotti e quindi di auto più vecchie) staccare con chiave l’impianto di allarme.
Purtroppo una manutenzione vera e propria per questa parte di auto importantissima non ce ne è. Si possono controllare i morsetti (se sono ricoperti da una patina biancastra, puliteli con uno spazzolino e se ne siete in possesso, passateci del grasso di vasellina. Solo alle batterie cosi-dette “con manutenzione” è possibile controllare il livello del liquido che copra gli elettroliti – ciò può esser fatto togliendo gli appositi tappini, a vite o a pressione e verificare il livello dell’acido all’interno. Questi ultimi ne devono essere ricoperti – ove ne mancasse basterà aggiungere dell’acqua distillata. Le batterie moderne sono quasi tutte sigillate e prive di manutenzione.
Il Piombo in esse contenute è diminuito parecchio, così il peso, ma anche la durata. Lo stress a cui sono sottoposte è notevolmente aumentato nel tempo per l’aumentare di tutto ciò che funziona ad elettricità. Inizialmente servivano solo per l’avviamento e fari. Ora dai vetri agli specchietti, ai sedili, aria condizionata, servosterzo, schermi touch-screen e impianti hi.fi. Il lavoro – comunque – è aumentato. Ci sono case automobilistiche che prevedono il montaggio di una doppia batteria – seriale o ad azionamento – che se non fosse per gli ingombri, non sarebbe male come idea. Ciò che posso consigliare sempre e comunque, a costi notevolmente inferiori, sono i Cavetti (che devono essere buoni) e con una spesa non troppo elevata potete acquistare un avviatore d’emergenza che vi può togliere d’impaccio in caso di debolezza all’avvio (lo dovete tenere in carica a casa. Sono come una batteria aggiuntiva che aiuta quella dell’auto nella sua spinta iniziale).
Pneumatici Inverno
Le autovetture che normalmente acquistiamo hanno di primo equipaggiamento le cosiddette gomme estive. Le “normalissime” gomme d’uso ordinario. Normalissime si fa per dire. Gli pneumatici devono garantire per aderenza, grip sul bagnato, su fondi scivolosi, e devono cercare di adattarsi alle diverse caratteristiche dei fondi stradali. Le Carcasse dei moderni pneumatici Radiali sono evoluti nel tempo diventando leggeri e resistenti, e specializzandosi nei battistrada nei diversi campi d’applicazione. Le vetture devono molto delle loro prestazioni proprio a queste appendici, che sono poi sempre poco considerate, ma di fatto, sono ciò che ci permette, di muoverci, di stare in strada e fermarci .
Il Battistrada, cioè ciò che realmente porta al contatto della ruota a terra, determina insieme alla struttura il carattere che la vettura può assumere, il comportamento. Gomme con disegni differenti riescono, ad esempio a smaltire meglio l’acqua. Ci sono gomme con disegni più pronunciati per terreni con minore aderenza, fango sterrati, neve Questo discorso è molto generico. Di fatto, in base alla finalità, all’uso, al tipo di gomma, varia anche la struttura sia della Carcassa che delle Spalle. Le Spalle o fianchi, sono la parte laterale delle gomme, ciò che normalmente vediamo. Hanno un ruolo fondamentale nella definizione – secondo lo spessore, l’altezza, la composizione – dell’uso della gomma. Spalle particolarmente alte sono adatte ad un pneumatico di maggiore confort. Auto con radiali dalle spalle, basse, rastremate, identificano invece auto sportive, anche se normalmente hanno maggiore impronta a terra per una migliore tenuta laterale, ma al contempo più leggere, con un battistrada dai disegni differenti.
Pneumatici Invernali:
Il “fiocco di Neve che emerge da una montagna” è il simbolo identificativo. Lo si trova sulla spalla del pneumatico, subito dopo le misure. C’è l’omologazione del pneumatico/paese di produzione. Segue la Misura (215/55), cioè la larghezza, l’impronta a terra / la sua spalla, cioè l’altezza del fianco del pneumatico, è il risultato del rapporto – in percentuale della larghezza/altezza. ( R ) sta per Radiale, cioè la tipologia costruttiva (17) sono le dimensioni del Cerchione (94) E’ un’indicazione specifica della capacità di carico – ad ogni numerazione corrisponde un peso max. (H) è il livello di velocità massima raggiungibile dal pneumatico – anche in questo caso, non indicato con un numero, ma con una lettera . (M+S) indicazione della Mescola, che è adatta sia alla “Mud Snow” fango e neve… SI è imposta sempre più nei pneumatici per i Crossover.
Gli (M+S o MS, M/S, M-S, M&S), passano l’omologazione per essere definiti invernali. In realtà essi non sono propriamente invernali se non vi è il “Fiocco di neve” ma sono gomme “Quattro stagioni”. Questa tipologia di gomme è quella sempre più spesso montata come primo equipaggiamento sui SUV e sui crossover ma non possono essere considerate vere gomme per l’inverno – pur garantendo una migliore tenuta rispetto alle estive. I possessori di Suv a quattro ruote motrici non si sentano troppo sicuri (su fango e neve).
Avere un doppio treno di gomme (ma anche di cerchi) impone di dover avere un Gommista di fiducia che provveda ad effettuare il “cambio di Stagione”. Molti di questi professionisti del settore si sono attrezzati con servizi dell’auto in sostituzione e della Custodia delle gomme nella stagione di non-utilizzo.
Alternativa ai Pneumatici Invernali, sono le Catene.
Una normativa prevede che tutte le vetture che non montino pneumatici invernali le debbano avere a bordo della vettura (dal 15/11) . Il loro uso, negli anni, si è andato sempre più semplificando. Con alcune la procedura di montaggio non richiede più di pochi minuti.
Fari e Luci: Durante l’inverno le ore in cui c’è luce sono nettamente inferiori alle ore di buio. C’è poi il fattore pioggia se non anche nebbia e neve che danno ancora maggiore importanza a questi elementi che permettono di vedere e d’esser visti. Il codice della strada ha ora dato più importanza agli elementi visivi imponendo – giustamente – l’uso delle luci nelle strade extraurbane e a scorrimento veloce sempre, giorno e notte. Le luci anabbaglianti, frecce, stop, vanno controllate ancor più in inverno magari posizionandovi davanti ad un muro o una serranda. Il fascio deve avere una luce ben direzionata e calibrata anche in base al carico. Effettuate delle prove con gli abbaglianti e con le frecce. Stessa cosa andrebbe fatta con le luci e frecce posteriori e fendinebbia. Qualora aveste la possibilità di qualcuno che vi dia un aiuto, tutto si risolve in pochi secondi e se aveste la necessità di dover cambiare le lampade, potete farlo fare per maggiore vostra sicurezza ed evitare graffi e piccoli infortuni. Le macchine moderne hanno i portalampade posti in zone molte volte inaccessibili o che risultano scomode se non si è esperti.
Da non sottovalutare sono poi i tergicristalli che devono essere sempre efficienti e pulire bene. Bisogna alzare le stecche che sorreggono le spazzole e verificare lo stato della gomma. Se necessario, sostituirle o farle sostituire anche da un benzinaio. In tutti i Centri Commerciali potete comunque trovare quelli adatti all’autovettura seguendo le indicazioni per marca e modello. Alla base dei tergicristalli, normalmente alla base del cofano motore, aprendo quest’ultimo si può verificare il serraggio dei bulloni delle stecche. Con l’occasione verificate che non ci siano foglie e cartacce nelle prese d’aria e vie di scolo dell’auto, per un corretto funzionamento dell’impianto di condizionamento e per evitare spiacevoli allagamenti interni.
I Vetri. Tenerli puliti all’esterno è cosa assai difficile sempre. D’inverno, quando si ha un attimo di tempo, sarebbe da dare una pulitina approfondita con un prodotto che magari tolga anche le resine degli alberi e sgrassi la superfice per una migliore aderenza delle spazzole tergicristallo. Altra cosa importante è non far appannare i vetri all’interno dell’autovettura. Ad aver tempo e voglia sarebbe da pulirli con acqua ed alcool, così che non siano troppo grassi, ma la cosa più importante è che l’impianto di condizionamento funzioni adeguatamente.
Ultimo controllo tecnico riguarda il livello del liquido di raffreddamento e la sua integrazione con del liquido Antigelo per evitare che il liquido di raffreddamento si solidifichi, si congeli portando a rotture di organi connessi all’impianto di raffreddamento del motore. Basterà integrare o far aggiungere questo prezioso liquido – acquistabile in qualsiasi autoricambi/benzinaio/Centro Commerciale, e potrete aver investito qualche euro risparmiandone molti in caso di guasto.Con l’occasione vi consiglio di comprare anche un prodotto che possegga le medesime caratteristiche, ma specifico per l’impianto lava-fari e detergente vetri. (al fine di evitare di bruciare il motorino elettrico). Se le temperature raggiungeranno i -5 e possedete un’autovettura diesel, aggiungete ad ogni rifornimento dell’additivo per il carburante. Anche il Carburante Gela!
Maurizio La Ragnatela News
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