Siamo arrivati alla terza generazione del Suv di casa Volkswagen. Anche se questa presentazione non avrà più la Risonanza di quando nacque la prima serie dei vari Touareg/Cayenne/Q7, si tratta comunque di un segnale importante nel panorama automobilistico mondiale. Innanzi-tutto la location, la Cina, un mercato in forte espansione a cui tutti i costruttori guardano con interesse, non solo per le vendite, ma per portare le catene di montaggio dove i costi sono inferiori. La caratteristica principale di questo SUV sarà un forte avvicinamento alla cugina Q7. Un passaggio importante, un segnale anche, del futuro sviluppo del marchio, con i suoi futuri modelli SUV/Crossover. Dopo la T-Roc, e la Tiguan, ci saranno ulteriori diversificazioni dell’offerta che interesseranno tutti i marchi del più grande Costruttore al Mondo. Con Volkswagen-Audi-Porsche, Seat e Skoda, ci saranno tante novità nei prossimi anni, anche nel campo della “Ibridizzazione” delle trazioni e il graduale abbandono (non da tutti condivisa – fortunatamente – del Diesel).
Quanto cambia la nuova Touareg? La prima generazione del 2002 Aveva dimensioni generose e motori di grossa cilindrata 5 -6- 8 cilindri. In quell’occasione le vetture presentate furono tre, molto simili nelle diverse configurazioni tecniche, lasciando alla Porsche una più spiccata indole sportiva, all’Audi l’eleganza e alla Volkswagen, con il suo SUV-Superior, una sorta di normale berlina di classe, con tutti i contenuti atti a renderla comunque tra le migliori vetture 4×4 di fascia medio alta del mercato. Tale impostazione oggi è ancor più rimarcata dalle nuove esigenze rese necessarie anche dalle normative antinquinamento. Sarà più grande e la probabili destinazioni saranno i mercati Asiatici (motivo della presentazione in Cina) e Statunitensi. Il futuro Touareg rimarrà molto vicino al concetto GTE T-Prime presentato al Salone dell’Auto di Pechino nel 2016. Questo grande SUV . Il 23 marzo avremo certezza delle nostre intuizioni. Dalle foto circolate in rete, dalle auto con più o meno camuffature, si notano le nuove dimensioni e le diverse proporzioni.
Sarà dotato dei più innovativi sistemi di assistenza attiva alla guida, ma anche dal massimo confort e sicurezza strutturale, di sospensioni (pneumatiche ad aria), quattro ruote sterzanti, fatigue detection, frenata anticollisione multipla automatica, adaptive cruise control, telecamera posteriore con sensori “area view”, fari con sistema Dynamic light assist, lane assist con side assist.
Saranno presenti i sistemi di assistenza “remote” previsti da Volkswagen “Car Net”.
All’interno tanto spazio e raffinatezze premium. I posti saliranno probabilmente sette. Tutto sarà elettroattuato. regolazioni e tanti supporti che ne definiranno uno standard di elevatissimo confort. Debutterà il nuovo grande cockpit digitale: l’Innovision Cockpit, per un nuovo livello di infotainment e di connettività. Molti dei comandi tradizionali saranno integrati nel nuovo sistema, che consentirà regolazioni più intuitive e veloci.
Volkswagen, dalla Syncro alla 4 Motion
Sono passati ben 35 anni dalla prima Passat dotata di trazione integrale. Da allora, lnei vari modelli, nelle specifiche versioni, la trazione integrale è diventata elemento distintivo delle Top-di-Gamma. La Volkswagen però ha rivoluzionato la tecnologia della trazione integrale: da Syncro è diventata 4MOTION. Oggi, il sistema a quattro ruote motrici è connesso a innovativi sistemi di assistenza alla guida e garantisce più sicurezza e prestazioni che mai.
Insomma la vedremo presto, prestissimo ma non a Ginevra (come si pensava) il 6 marzo. Un’altra prova, questa, della perdita di interesse per l’Europa, ma anche dell’Europa, verso queste grosse auto.
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