Continuiamo la carrellata delle novità che maggiormente ci hanno impressionato al recente Eicma di Milano parlando di un concentrato di tecnologia, vi raccontiamo dell’esasperazione massima del concetto di Naked secondo Yamaha. La serie MT ha dato grandi soddisfazioni alla casa giapponese. I vari modelli che si sono susseguiti nel tempo hanno apportato specifiche tecniche ed estetiche di non poco rilievo così da rimanere impresse nel pubblico dei giovani e meno giovani estimatori di tale “filosofia”. Le Naked prevedono un modo di guidare differente, meno sportivo, più turistico, più scomodo per certi versi, perchè senza la minima protezione, ma con una postura più rilassata e per certi versi, che regala maggiori gratificazioni. La più anziana ma bellizzima MT03 è rimasta scolpita nei sogni dei ragazzi del tempo e questa sigla è e rimane presagio di bellezza e ricercatezza.
La MT-10 è una Naked, tolto tutto ciò che può essere comfort, aerodinamica. Spogliando una YZF- R1 sta arrivando sul mercato una supersportiva DOC dalle sembianze più umane, ma che nasconde (stavolta) la vocazione di moto corsaiola ma non da pista (si parla di 150 CV). Rimane una moto slanciata e protesa in avanti, con le linee decise e tese, fianchi muscolosi e luci a led. Una moto dall’aria cattiva, che cattiva in effetti lo è e non solo nell’aspetto, Bellissima e cattivissima.
La MT-10 utilizza il 4 cilindri di 998cc della YZF-R1, ridisegnato per quello che riguardai sistemi di aspirazione, scarico e mappature della centralina. L’albero motore anche utilizza diversi materiali. Diverse le parti elettroniche che gestiscono anche l’acceleratore (nel quale sarà prevista una diversa mappatura dell’erogazione per un migliore controllo della moto asseconda dei fondi percorsi). Tale supporto si combina perfettamente con il conrollo di trazione. L’insieme di tutti questi sistemi si combinano perfettamente col telaio La MT-10 presenta un telaio in alluminio Deltabox e un forcellone in alluminio a steli rovesciati da 43 mm. La moto ha un passo di 1.400 millimetri e sospensioni regolabili. Al Posteriore troviamo un monocross bottom link I cerchi in alluminio a cinque razze, con due freni a disco flottanti all’anteriore da 320 mm e un singolo disco al posteriore da 220 mm. ABS è di serie.
Anche per questa moto è previsto, ma opzionale, il cambio elettromeccanico quick-shift
CARATTERISTICHE YAMAHA MT-10
- Motore crossplane “CP4” a 4 cilindri in linea derivato dalla YZF-R1
- Sistemi di aspirazione, scarico e alimentazione del carburante ridisegnati
- Nuovi pistoni forgiati
- Nuove bielle fratturate in acciaio al carburo
- Nuovo design del braccio manovella con massa inerziale ottimizzata
- Nuova marmitta 4-2-1 in titanio con valvola di scarico ridisegnata
- Rapporto di riduzione secondario revisionato e adattato al carattere del motore
- Impianto di raffreddamento con layout semplificato
- Interasse di 1.400 mm
- Telaio Deltabox in alluminio
- Sospensioni derivate dalla YZF-R1, con regolazioni modificate
- YCC-T (Yamaha Chip Controlled Throttle)
- Yamaha D-MODE, con possibilità di selezione tra 3 modalità
- Sistema di controllo della trazione (TCS) disinseribile a 3 livelli di regolazione
- Frizione antisaltellamento
- Cruise control della velocità di crociera per 4a, 5a e 6a marcia
- Doppio disco anteriore da 320 mm con pinza radiale a 4 pistoncini e ABS
- Serbatoio da 17 litri
- Cerchi in alluminio pressofuso a 5 razze
- Pneumatici hypersport Battlax Bridgestone appositamente sviluppati
- ABS di serie
- Presa da 12V
- Nuovo quadro strumenti LCD multifunzione
- Doppio faro monofocale a LED
- Luci di posizione a LED
- Indicatori di direzione e luce della targa a LED
- QSS (Quick Shift System), disponibile come optional
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Da Maggio presso le Concessionarie Yamaha
Colori:Night Fluo, Tech Black e Race Blu.
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