Cresce il ricorso al fotovoltaico in Italia nei primi undici mesi del 2017. È quanto accerta l’Osservatorio Fer della Federazione Anie, la Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche.
Chi è Anie
La Federazione, che aderisce a Confindustria, è una delle maggiori organizzazioni di categoria del sistema confindustriale per peso, dimensioni e rappresentatività. Conta ben 1.300 aziende associate afferenti al settore elettrotecnico ed elettronico. I dati più recenti, relativi al 2016, dicono che il comparto, in Italia, occupa 468.000 addetti e vanta un fatturato aggregato di 74 miliardi di euro. Dai settori rappresentati dalla Federazione proviene ben il 30 per cento della spesa privata nazionale annua investita in Ricerca e Innovazione. Le aziende associate sono espressione del migliore made in Italy e sono tra le principali fornitrici di sistemi e soluzioni tecnologiche all’avanguardia mondiali.
Uno sguardo al panorama rinnovabili
Gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio della Federazione riflettono un andamento incoraggiante del ricorso alle fonti di energia rinnovabile nel nostro Paese. A novembre, infatti, si registra un incremento del 13 per cento sull’anno precedente per quanto riguarda le installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico, che toccano sul territorio nazionale quota vicina ai 771 MW. A novembre i MW toccati sono 29,5, confermando il trend positivo mensile e raggiungendo quota 382 MW complessivi (con un incremento del 12 per cento sullo stesso periodo di riferimento del 2016). Una lieve flessione, invece, è fatta registrare dal numero di unità di produzione connesse, che perdono lo 0,5 per cento.
Cresce il residenziale
Cresce l’attenzione degli italiani verso le rinnovabili. Gli impianti di tipo residenziale (fino a 20 kW), infatti, arrivano a toccare una fetta importante del totale: il 50 per cento della nuova potenza installata nel 2017. È la testimonianza del fatto che l’attenzione verso l’ambiente e il risparmio energetico rappresenta un tema sempre più sentito dai cittadini. Oggi, tra l’altro, scegliere la convenienza delle rinnovabili non significa rinunciare allo stile o al design. L’energia pulita e green, infatti, può essere impreziosita e resa unica dagli elemnti di arredo più moderni e belli, come quelli proposti dal catalogo Bticino Axolute, disponibile sul portale Puntoluce.
Chi rinnova di più
L’Osservatorio, poi, si sofferma anche su un’analisi territoriale dell’energia green. Ne emerge che le regioni con un maggior incremento in termini di potenza sono state: Basilicata, Lazio, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto. In controtendenza, invece, Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Sardegna e Sicilia. Per quanto riguarda il maggior incremento in termini di unità di produzione, si sono distinte le seguenti regioni: Basilicata, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto. Il maggior decremento si è fatto registrare in Abruzzo, Liguria, Marche, Sardegna e Umbria.
I comparti
Le installazioni eoliche relative al mese di novembre sono pari a 2,2 MW, a quota 317 MW (con un incremento dei 14 per cento sui primi undici mesi del 2016). Molto importante l’aumento, pari al +117 per cento, delle unità di produzione grazie alle attivazioni di impianti mini-eolici di taglia compresa tra 20 e 60 kW. Il 95 per cento della potenza connessa afferisce alle regioni del Sud Italia. Positivo il trend per l’idroelettrico che con i 12,1 MW di novembre raggiunge quota 71 MW complessivi (con un aumento del 13 per cento sullo stesso periodo del 2016). Si registra un aumento anche per le unità di produzione (+20 per cento).