Una lacrima sul mio dolce viso scende
il tuo corpo sul letto bianco giace
un ricordo mi vien in mente dal passato
da bambina mi prendevi sempre per mano
mi guidavi verso i campi di melograno
eran tondi, grandi e rossi li mangiavo
ricordo quel sapore dolce amaro
come questa lacrima che scende piano
dal sentier mi guidavi
il mio angelo tu lo sei sempre stato
ora son qui a stringerti la mano
fredda e immobile
mi guardi assente e io tremo
Con affetto a mio nonno Antonio Sanseverino da sua nipote Angela Russo
Poesia per il concorso 2016 de La Ragnatela Editore
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