Una goccia
Si lascia scivolare
Sul vetro ormai incrostato
Della nostra storia
Il carico d’anni che la compone
Ci rassicura
Sconcertando implacabilmente le nostre esistenze
Vivo per la tua quotidianità
Il mio essere
Ti fa da faro nelle tue paure
Cercando un’illuminazione che non arriva
Il tuo smarrimento
Mi annichilisce
Spingendomi
Verso percorsi insperati
Il lago d’amore
Che lungamente ci pervase
È divenuto un’oscura pozza d’acqua
In cui la torbidezza delle nostre anime
Ci affoga gradualmente
Perché ci spingemmo a questo confino?
Per che motivo
I nostri passi divennero asincroni?
Ragione non c’è!
Il fuoco è scemato
La combustione ci ha sciolto.
Poesia per il concorso 2016 de La Ragnatela Editore
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