Oggi vi presentiamo l’ultimo lavoro di Eva Forte, [amazon_textlink asin=’B079Z7P3CD’ text=’10 Amanti in cucina’ template=’ProductLink’ store=’ragnatela-21′ marketplace=’IT’ link_id=’bc64d7c7-2a22-11e8-8137-61ce51114dfa’], un libro intrigante, un giallo culinario, come ama autodefinirlo l’autrice.
E’ qualcosa di nuovo, tra suspance, omicidi, amore e tanti viaggi, tra Francia, Italia e Austria e poi tante ricette che arrivano dai luoghi visitati. Il libro ha una struttura narrativa nuova e una storia che si lascia leggere, prende e assorbe fino all’ultima pagina.
Facile per me dirlo, l’ho seguita passo passo, per tutto il periodo in cui la storia ha preso forma. Non c’è stata incertezza. Era tutto chiaro sin dall’inizio per l’autrice, persino il titolo. Mi ricordo ancora quando me ne parlò la prima volta.
Eravamo seduti al tavolo di un bar sulla spiaggia. Davanti ad un classico Spritz di fine luglio di due anni fa, mi raccontò per larghe linee l’andamento della vicenda così come l’aveva pensata, l’idea dei dieci capitoli con le dieci differenti storie e altrettante ricette. Dovevano avere un nesso, una continuazione e una relazione. La cosa più affascinante nel creare il percorso era anche riuscire a far rientrare negli spazi temporali le storie, che bene o male, dovevano concludersi nell’arco del capitolo, anche se poi talune si riaffacciavano successivamente.
Un grande lavoro di ricerca e un puzzle perchè la storia avesse quel coinvolgimento che poi – di fatto – emerge spontaneo. Al solito, ho trovato le descrizioni dei luoghi, le sensazioni e i profumi, aldilà della storia, come quel tocco personalissimo che Eva riesce ad imprimere nelle sue narrazioni.
E’ chiaro che essendo un giallo ci sono quelle parti che incuriosiscono per cercare di capire, moventi, colpevoli e movimenti che servono a depistare, a nascondere e ad animare nuovamente i passaggi. Ci si può affezionare a qualcuno di questi personaggi, alle comparse, alle vittime di una storia che potrà lasciare alla fine con un sapore molto particolare in bocca.
Bisognerà saperlo distinguere bene questo sapore, bisognerà capire, se si sta bevendo – qualora fosse una tisana – quali sono gli elementi naturali che la compongono, le piante che aromatizzano e danno quel particolare gusto, prima che… si passi ad un nuovo capitolo.
Lo so, sono di parte, lo ammetto, ma come ha detto chi ne ha curato la prefazione, (Luca Sessa) la storia cresce e si svolge per vicende che spesso non dipendono da una precisa volontà. Ci sono poi dei cambiamenti, le crescite, curiosità ed ognuno trova dei riferimenti, dei punti fermi dai quali si parte e sui quali si torna, che danno forza e sicurezza nel quotidiano vivere. La cucina può rappresentare e di fatto rappresenta un punto “il mezzo attraverso il quale poter esprimere, preservare e valorizzare l’amore“. “Cucinare per qualcuno o con qualcuno quale metaforico trampolino dal quale tuffarsi stringendo a se paure e speranze“. Il cibo può mostrare e può essere espressione dell’amore e di come esso possa essere eterno.
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Il 20 Aprile ci sarà una presentazione di un libro per la Casa Editrice “La Ragnatela Editore”, molto importante. La faremo in un luogo insolito, un’osteria, a Roma. Il motivo è presto detto. Il libro contiene all’interno delle sue storie delle ricette e nell’arco della presentazione vi faremo assaggiare almeno un paio di queste ricette e forse anche una tisana molto particolare.
Il libro è acquistabile in libreria (ordine diretto) oppure on line su
Amazon: https://www.amazon.it/Dieci-amanti-cucina-Eva-Forte/dp/8899651027
Rimanete in contatto con noi per l’indicazione del locale presso il quale si svolgerà la presentazione del libro. Vi aspettiamo, ma in tanti.
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