Sarà Beppe Fiorello con la sua sensibilità interpretativa a far rivivere un personaggio del nostro tempo, Roberto Mancini difensore attraverso le sue indagini, inchieste e denunce, su un territorio martoriato. Uomo che ha rivendicato i diritti e ha dato voce alle persone che convivono con i “mostri interrati”, ma non è stato ascoltato. La Terra dei Fuochi è qualcosa di cui si parla poco e altrettanto poco ancora si sta facendo. Oggi, a distanza di più di vent’anni dalla apertura di questo coperchio, malgrado la pentola ne sia colma, sembra quasi che i Media e la Politica ne danno notizia e tutto finisce là. Per anni si sono interrati dagli scarti edili, industriali, chimici, residui radioattivi, materiale tossico che a diverse profondità ha contaminato la terra, le falde acquifere, l’aria, in zone, un tempo patrimonio e ricchezza del nostro territorio. Sono state uccise persone facendole ammalare perchè a contatto continuo con veleni interrati per i soliti interessi di persone con pochi scrupoli.
Nella mini Fiction di Rai Uno, Roberto Mancini – ispettore di polizia – combatte giornalmente contro il malaffare e la mancanza di tutela del territorio Partenope. Già vent’anni fa era stato il primo a scoprire quello che succedeva in ordine all’interramento di materiali e alle conseguenze per la gente che sopra quei posti avrebbe vissuto. Roberto Mancini conosceva il sistema criminale che gestiva il malaffare del riciclo dei materiali, del trasporto e dell’interramento in zone che sarebbero dovute essere destinate a tutt’altro. E’ stata avvelenata la terra, il cibo, l’aria e tutta la gente che vive sopra quelle terre. La Responsabilità non si può addossare solo alla criminalità ma sopratutto a chi non ha fatto nulla per ostacolare tutto ciò a tutti i livelli.
Una storia, quella di Mancini, chiusa per anni nel silenzio. Lui si era fatto portavoce più volte degli scandali, aveva denunciato con informative quanto aveva scoperto. Solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2014 per Cancro, e la successiva pubblicazione, in un libro, della sua storia, poco alla volta tutta la sua vita sta riemergendo in un susseguirsi di emozioni e verità. Lunedì 15 e Martedì 16, Beppe Fiorello nella mini-fiction su Rai Uno ridarà voce a chi ha denunciato per anni – inascoltato – un malaffare in cui aveva bene a conoscenza nomi e chi gestiva dall’alto l’organizzazione.
La sua vita è stata spesa a favore della popolazione, nella tutela e il riconoscimento del malaffare. Era passato da contestatore a tutore per manifestare e lavorare dall’interno a tutte quelle ingiustizie che sempre aveva denunciato nella sua vita di militante politico. La sua è stata una battaglia che ad un certo punto in poi ha preso una svolta, ha trovato un obiettivo e in quella direzione ha speso tutta la propria esistenza. Anche la sua malattia e la sua morte sono da imputare al lavoro svolto nei posti e a contatto con tutto ciò che è stata la sua missione. E’ stato riconosciuto quale vittima del Dovere.
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