Ci sono persone che ti colpiscono sin dal primo incontro. Persone che hanno un alone intorno a loro. Hanno un sorriso e un modo di fare che ti spiazza. La prima volta che ho incontrato questa persona, mi ricordo, mi entusiasmò il sorriso sornione e quel fare molto rilassato che sembrava avere. Mi ricordava una bambina, il primo giorno di vacanza. Non sapevo, non potevo immaginare cosa stesse in realtà provando. La sua forza e la sua angoscia erano ben celate, o forse io ero troppo distratto e superficiale. In ogni caso, mi piacque subito. Non l’ho rivista per molto tempo. Poi ho saputo perché. Siamo amici su Facebook e ci commentiamo le cose che postiamo, ma tutto è molto virtuale, ma non distaccato.
Ci siamo rincontrati poco tempo fa, ad una inaugurazione e nuovamente ho scorto quello sguardo. Mi ha messo nuovamente allegria, speravo volesse dire tanto. Io so chi è lei, conosco la sua storia e la sua stupenda figlia. Chi fosse prima di essere segnata da questa patologia non lo so e non mi interessa. Sta percorrendo coraggiosamente una strada molto faticosa, ed è un esempio da seguire. Oggi, in occasione del decimo anno che combatte, ha lo spirito di ringraziare la Chemioterapia, che le ha permesso di essere ancora qui a scherzare, non con poca amarezza, su quanto la vita beffarda le ha riservato. E’ emozionante leggere la “leggerezza” delle parole, che sono macigni per una giovane donna. La lettera si conclude con un inno e una spinta nell’altalena della vita per tutti quelli che si trovano a dover affrontare patologie o comunque difficoltà. Un augurio per il meglio e per tutti. In bocca al lupo a te sempre, sei una Grande Persona.
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