Si torna a parlare, con toni preoccupanti di morbillo. Sono più di 160 i casi registrati dall’inizio dell’anno. Ci sono stati anche due morti. Dal punto di vista puramente statistico ciò non è preoccupante, ma se pensiamo alla diffusione annua del 2017, confrontata ai dati dell’anno precedente tutto si complica.
I dati che si evidenziano, ricavati dall’OMS parlano di un aumento significativo in buona parte dell’Europa (sopratutto in Italia, Serbia e Romania). Certamente i flussi migratori ne hanno incentivato la diffusione dei contagi – anche in considerazione di quanto vengono battuti i territori.
I dati del 2017 parlano di un aumento in tutto il mondo. Il nostro paese risulta al quinto posto nel mondo per numero di casi di morbillo, e al quarto in Europa dopo Romania Serbia e Ucraina. I dati del 2017 parlano di circa 5006 casi in Italia, per la registrazione di un sensibile calo delle vaccinazioni nel primo trimestre dello scorso anno. I morti sono stati 4. Se si pensa che nel resto d’Europa i dati sono di tutt’altro spessore, la cosa fa pensare a quanto la popolazione sia stata confusa, anche nell’approccio alla malattia. In Germania, Francia, Regno Unito e Spagna hanno contato rispettivamente 927 , 520, 282 e 152 casi. Insomma la situazione in Italia non è da prendere sottogamba. Il Ministro della Sanità ha più volte ribadito la necessità di vaccinarsi. Da Gennaio 2018, ad oggi, come detto all’inizio, sono stati già accertati 164 casi e due decessi che riguardano persone giovani (41 e 38), che hanno manifestato da subito però gravi carenze a livello respiratorio. Unica annotazione che merita di però di essere evidenziata, da quando è iniziata la battaglia a favore dei vaccini, sono calati sensibilmente i casi. A livello regionale e per l’ultimo trimestre del 2017 c’è stato un sensibile calo dei contagi. Al contempo però va considerato, che questa patologia si sviluppa nei mesi meno freddi e proprio adesso si dovrà tener ben d’occhio le varie manifestazioni, sapendo come muoversi.
L’ultimo bollettino su morbillo e rosolia dell’Istituto Superiore di Sanità segnala che il 35,8% dei casi ha riportato almeno una complicanza. Quella più frequente è stata la diarrea, riportata nel 15,9% dei casi, ma si sono stati segnalati 378 casi di polmonite (7,6%) e 2 casi di encefalite. Altre complicanze riportate includono casi di stomatite (730 casi), cheratocongiuntivite (496 casi) ed epatite (444 casi).
Frattanto in Serbia c’è stata una rapida diffusione del morbillo, che ha colpito da alcuni giorni il Paese con un’epidemia endemica che è già costata la vita a 13 persone.
I contagiati totali sono a Marzo, oltre 4000, mentre le vittime potrebbero essere destinate ad aumentare. Un vero e proprio allarme che si diffondendo in tutti i Paesi dell’Unione. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta monitorando la situazione. Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa. Sono colpiti soprattutto gli infanti e coloro che hanno difese immunitarie basse. Il morbillo è causato da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). Si tratta di una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene detta infantile, come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite. Le complicanze Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti, che possono portare anche alla morte.
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