8 italiani su 10 soffrono di “dolori da ufficio”. Mal di testa e mal di schiena i più comuni

Si è parlato spesso dell’importanza di una dieta alimentare sana e bilanciata, insieme ad una corretta e costante attività fisica come strumenti indispensabili per mantenere il benessere del corpo, ma spesso si tende a sottovalutare quanto importante possa essere prestare la dovuta attenzione anche al modo in cui tendiamo a stare seduti nell’arco della giornata.

Quest’ultimo aspetto deve essere considerato, soprattutto, quando si è al lavoro. In Italia sono milioni le persone impegnate a svolgere lavori d’ufficio, che si tratti della pubblica amministrazione o di aziende private. E sono proprio i cosiddetti dolori da ufficio al centro di un convegno organizzato di recente, che pone l’attenzione sulle conseguenze provocate dal lavoro d’ufficio che, generalmente a causa di una cattiva postura, può provocare conseguenze sulla salute.

Il modo in cui si lavora, che spesso porta a sottovalutare posizioni sbagliate del corpo che possono avere conseguenze sul lungo termine sono al centro dello studio condotto da Loudhouse, i cui risultati sono stati presentati al Ministero della Salute durante il convegno Salute in Ufficio.

Dai dati raccolti attraverso una serie di questionari, è emerso che 8 italiani su 10 soffrono dei cosiddetti “dolori da ufficio”, provocati soprattutto da una cattiva postura. Entrando più nel dettaglio, il problema più comune confermato dal 61% degli intervistati si conferma il mal di schiena, seguito dal mal di testa per il 55%, dolori alle spalle e problemi agli occhi per il 49%, dolori al collo per il 47% e infine dolori al polso e alle braccia per il 31%.

Conseguenze negative sono legate anche alle abitudini al di fuori dall’orario di lavoro che possono contribuire a peggiorare la situazione. Il 97% degli intervistati, infatti, ammette di trascorrere molto tempo seduto e di non muoversi, il 90% mantiene una posizione ingobbita e l’85% di incrociare le gambe. Si tratta di comportamenti sbagliati, considerando che la sedentarietà è uno dei fattori di rischio legati a sovrappeso e obesità che possono portare a conseguenze peggiori, come ad esempio problemi cardiovascolari.

Questi problemi, come inevitabile, si ripercuotono anche sull’economia. I dolori legati ad una cattiva postura, infatti, possono ripercuotersi sul lavoro, costringendo a prendere giornate di riposo assentandosi, con un costo complessivo stimato in circa 3.36 miliardi di euro all’anno. Per prevenire i problemi, chi svolge un lavoro d’ufficio ed è costretto a stare molte ore seduto, è indispensabile mantenere una postura corretta, cercare di cambiare posizione e, quando possibile, alzarsi e muovere le gambe.

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