La vita frenetica a cui la gran parte delle persone sono costrette, ha delle conseguenze sulla salute che non possono essere sottovalutate, provocando stress e altre patologie che rischiano di danneggiare la qualità della vita. Un momento molto importante della giornata è il tempo che si dedica al sonno, sempre più spesso sacrificato a causa di impegni lavorativi o familiari.
E’ proprio la cosiddetta privazione del sonno al centro delle parole del professor Matthew Walker, direttore del Center for Human Sleep Science dell’Università di Berkeley, in California. Se in molti casi la perdita di sonno è qualcosa che viene sottovalutato nella nostra società, in realtà si tratta di un problema che non può essere sottovalutato, considerando le conseguenze sul lungo termine che la privazione del sonno può avere sulla salute degli esseri umani.
Il Professor Walker, autore del libro Why we sleep: The News Science of Sleep and Dreams, definisce il fenomeno della privazione del sonno, sempre più presente nella nostra società, come una vera e propria epidemia. Quello che molti sottovalutano, tuttavia, sono le conseguenze che può avere la perdita di sonno. Il tempo dedicato al sonno, durante la notte, condiziona la nostra vita biologica.
E’ per questo che la privazione del sonno può aumentare i rischi di trovarsi ad affrontare, nel corso della propria vita, patologie come diabete, obesità, morbo di Alzheimer, problemi cardiaci e problemi mentali. Dedicare poco tempo al sonno si ripercuote quindi sulla nostra salute, ed è per questo che il consiglio che emerge anche dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è quello di dormire almeno 8 ore per notte, ma in ogni caso è consigliato non scendere mai al di sotto delle 7 ore di sonno.
La soluzione migliore per allungare la vita, quindi, è dormire almeno 8 ore, ma a complicare la situazione ci pensano, purtroppo, gli stili di vita frenetici ai quali siamo sempre più spesso sottoposti. Come evidenziato dallo stesso professor Walker, ciò che impedisce di dedicare il giusto tempo al sonno, non sono solo il lavoro o lo studio, ma anche altri fattori come il tempo dedicato all’intrattenimento, gli impegni personali, ma anche problemi di ansia, l’alcool e la caffeina.
Da non sottovalutare anche il fatto che nella nostra società, dedicare troppo tempo al sonno viene considerato un sintomo di pigrizia. Tutti questi fattori contribuiscono al dato preoccupante che rivela come, al giorno d’oggi, almeno 1 persona su 2 dorme 6 ore o meno ogni notte.
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