SI rafforza ancor più nel contesto attuale, la necessità e l’importanza del donare il sangue. Non si muore solo di Covid-19, Le malattie che c’erano prima dell’arrivo della Pandemia del XXI secolo, sono ancora presenti, così come tutti quei malati che necessitano delle sacche di sangue per interventi importanti. Ci sono poi quelli che hanno malattie terribili a cui il sangue va trasfuso di continuo. Ci sono malati, ma ci potrebbe anche essere chi subisce un incidente. In questo momento deve essere ancora più forte il sentimento che unisce un popolo. Nelle difficoltà si riescono a trovare spunti e idee per ritrovarsi ed essere fieri di se.
In Italia però stanno calando le donazioni. In piena emergenza coronavirus, i decreti del Governo relativi all’isolamento dei cittadini e il blocco delle attività commerciali, e l’appello delle istituzioni a restare a casa e a limitare gli spostamenti stanno portando un effetto collaterale piuttosto serio: gli ospedali sono senza sacche per le trasfusioni.
C’è stata una contrazione di oltre il 30% delle donazioni nelle ultime settimane, e ciò mette in crisi le sale operatorie che non possono lavorare e salvare vite umane. C’è bisogno che i donatori tornino a donare il sangue.
In tal senso gli Ospedali o i centri di donazione garantiscono pieno isolamento per i donatori, rispetto tutte le altre aree degli ospedali. Non c’è alcun rischio di contaminazione . Oltre ai percorsi dedicati, le strutture si attengono alle disposizioni governative, per il Covid-19, in particolare sulle distanze di sicurezza Da smentire, qualora ce ne fosse bisogno, l’eventuale trasmissione del virus attraverso le trasfusioni: “Non è mai stato dimostrato – prosegue la direttrice – La donazione avviene in totale sicurezza sia per il donatore che per il ricevente”.
Con questa emergenza, la paura dei donatori è aumentata e di conseguenza, le donazioni sono molto più basse, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Invece dovrebbe accadere proprio il contrario. Per andare a donare il sangue non ci sono limitazioni negli spostamenti. La donazione di sangue e di emocomponenti può essere considerata inclusa tra le “situazioni di necessità” di cui al DPCM e di conseguenza possono ritenersi consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano a donare. E’ comunque consigliato, adesso più di sempre, programmare la propria donazione telefonando ai numeri messi a disposizione dai centri trasfusionali e riportati qua sotto o dalle associazioni locali ed evitare accessi diretti.
Chi può donare: uomini o donne, con età tra i 18 e 65 anni , in buona salute e con un peso superiore ai 50 chilogrammi. Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla giornata di riposo retribuita. Chi dona per la prima volta deve effettuare un colloquio preventivo con i medici ed esami pre-donazione. “Un semplice gesto per un’esperienza di vera solidarietà e senso civico”.
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