Quando ci rechiamo in un supermercato o in generale in un negozio in cui si acquistano gli alimenti che in seguito andremo a portare sulle nostre tavole, è fondamentale ricordare come il cibo che andiamo ad acquistare deve essere conservato in maniera adeguata per essere certi che la qualità non venga alterata e che, di conseguenza, non venga messa a rischio la nostra salute, una regola importante per qualsiasi alimento, ma soprattutto quando ad essere coinvolti sono cibi che andrebbero consumati freschi, come appunto i prodotti ittici.
Sta generando molte preoccupazioni negli ultimi giorni l’allarme arrivato dalla Spagna, e ripreso dal Ministero della Salute italiano, che pone l’attenzione su alcuni lotti di pesce avariato provenienti dalla Spagna e distribuiti anche in Italia, e che sarebbero stati i principali responsabili del ricovero di almeno 105 persone, un numero che a quanto pare rischia di aumentare ancora in attesa che l’allarme rientri del tutto.
L’allarme è scattato la settimana scorsa, quando il Ministero della Salute spagnolo l’Aecosan, ha diramato un comunicato attraverso il quale rivela l’insorgenza di focolai di sindrome sgombroide in Spagna, che hanno provocato malori in almeno 105 persone solo nel paese. L’obiettivo dell’Aecosan era quello di mettere in guardia i consumatori spagnoli e dei paesi nei quali il tonno avariato è stato distribuito, per impedire che altri consumatori mettessero a rischio la propria salute.
In Italia il Ministero della Salute ha quindi ripreso il comunicato, diramando queste informazioni anche sul nostro territorio. A quanto pare i lotti di tonno avariato sono già stati sequestrati e ritirati dal mercato. Ma quando l’allarme sembrava completamente rientrato, è arrivato dalla Spagna un nuovo comunicato secondo il quale alcuni lotti di tonno avariato, sarebbero stati venduti anche sfusi in piccole quantità destinate a negozi e pescherie. Per questo motivo il Ministero della Salute consiglia di controllare se il tonno acquistato è stato distribuito dall’azienda Garciden, evitando in tal caso di consumarlo.
La sindrome sgombroide si presenta quando viene consumato del pesce avariato lavorato e conservato in maniera non adeguata. In questi casi si genera l’istamina, una sostanza che sorge durante il processo di degradazione del pesce, che causa appunto un’intossicazione conosciuta come sindrome sgombroide. Questa è facilmente riconoscibile, in quanto provoca numerosi sintomi che vanno dalla cefalea alla nausea, crampi addominali, eritemi, arrossamento della pelle, abbassamento della vista, tachicardia e diarrea. Nei soggetti affetti da asma, inoltre, possono sorgere anche difficoltà respiratorie.
Non sono ancora arrivate conferme ufficiali al riguardo, ma sembra che alcuni casi si siano verificati anche in Italia, in soggetti che hanno dichiarato di aver consumato del tonno.
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