Apnee ostruttive? Non si tratta di un record sott’acqua ma di una problematica con risvolti sia sociali che fisici e che riguarda molta più gente di quanto si possa pensare. In merito a questa sindrome si è svolto sabato scorso il convegno dal titolo “Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS): novità diagnostiche e terapeutiche”. Una tematica attuale, che ha interessato una platea di oltre cento Medici e Odontoiatri e che è stata affrontata sia sotto il profilo clinico che sociale, analizzando le possibili ripercussioni sulla salute pubblica. Durante il convegno, patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Monza e Brianza, qualificati relatori si sono succeduti nell’approfondire i risvolti legali, diagnostici e terapeutici (sia clinici sia chirurgici) di questa problematica.
La Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) è una patologia cronica di origine respiratoria, che si evidenzia tipicamente durante il sonno e che nel tempo innesca complicanze rischiose per la salute di chi ne è affetto e di coloro che per vari motivi, famigliari o lavorativi, sono a contatto con questi malati. Si pensi, per esempio, a quegli autisti di autobus, che, per via dei disturbi determinati dalle apnee nel sonno, non riescono a recuperare durante la notte un completo stato di riposo, con conseguente appannamento dei riflessi diurni in ambito lavorativo. Secondo gli studi più recenti, questa patologia è molto frequente: il 23% delle donne e il 50% degli uomini può presentare apnee ostruttive durante il sonno e non sono colpiti solo gli individui adulti, ma la patologia può evidenziarsi anche nel bambino, con altre e non meno gravi conseguenze.
Durante il convegno è stata sottolineata l’importanza di diffondere le informazioni relative a questa patologia purtroppo tanto comune quanto poco conosciuta. Oltre a Medici di Famiglia e specialisti di riferimento, l’informazione deve raggiungere il cittadino/paziente, in modo che non siano sottovalutati i primi sintomi di tale malattia. Tale esigenza è stata evidenziata anche da Enrico Brunello, che, con la onlus AIPAS (www.sleepapnea.it), offre supporto a chi è affetto da tale patologia.
Il CAM-Synlab di Monza ha attivato proprio quest’anno un ambulatorio dedicato alla Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), nell’ambito del quale ci si prende cura di questi pazienti a 360°, grazie alla presenza di tutti gli specialisti coinvolti, ottimizzando i tempi ed l’efficacia dell’approccio terapeutico.
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