Un nuovo nome entra a far parte della lista dei patogeni più pericolosi al mondo per il 2018. Si tratta di una nuova infezione virale che potrebbe provocare la prossima grande epidemia globale e per la quale al momento non esiste nessuna contromisura. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per ora la chiama genericamente Disease X (o malattia X), e rientra appunto nella List of Blueprint Priority Diseases. Esperti virologi, batteriologi e infettivologi dell’OMS si sono riuniti lo scorso 7 febbraio nella sede di Ginevra per valutare e considerare le malattie con potenziale epidemico. La malattia x si va ad aggiungere alle altre otto meglio conosciute al momento tra cui l’Ebola, la Sars e la Zika, tutte malattie a rischio globale.
Secondo gli esperi si tratta di una mutazione biologica e si potrà diffondere in modo molto veloce a seguito di qualche incidente di laboratorio o anche a causa di attacchi terroristici, causando con qualsiasi modalità avvenga, la morte di milioni di persone, proprio perché prodotta dall’uomo e priva quindi di sistemi immunitari naturali a contrastarla: “La malattia X rappresenta la consapevolezza che una grave epidemia internazionale potrebbe essere causata da un agente patogeno attualmente sconosciuto”, afferma l’Oms.
“L’intensità del contatto umano e animale sta crescendo sempre di più con lo sviluppo del mondo, e questo rende più facile l’emergere di nuove malattie”, aggiunge il consigliere dell’Oms, Marion Koopmans. “Ma anche i viaggi e il commercio moderni rendono molto più probabile la loro diffusione”.
Il nuovo patogeno aggiunto nella lista della malattie più pericolose al mondo ha come funzione principale quella di spronare i governi a preparasi anche su tipi di minacce inaspettate oltre che per trovare in anticipo le soluzioni migliori. Le epidemie normalmente arrivano senza essere state annunciate e proprio per questo la loro diffusione è ad ampio spettro. Le popolazioni non sono pronte e non hanno le giuste armi ad accoglierle. In questo modo un agente patogeno può passare da casi isolati a un’epidemia vera e propria proprio a causa di sistemi sanitari difettosi.
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