La voglia di una sana abbronzatura, proteggendo la pelle con le creme solari, sembra non essere poi così salutare. Se da un lato infatti creiamo uno schermo contro il sole, dall’altro le sostanze chimiche più usate nelle creme e negli spray entrano in circolo nel sistema sanguigno e nell’organismo in sole 24 ore. Questo il risultato di uno studio commissionato dalla Food and Drug Administration (Fda) statunitense che ha mostrato come alcune sostante attive (filtri) vengano poi ritrovate nell’organismo in concentrazioni superiori ai limiti. Al momento non bisogna però cadere in facili allarmismi poichè il fatto che vengano assorbite non vuol dire necessariamente che siano anche dannose. Di sicuro dato questo risultato, ora le ditte che producono solari dovranno anche fornire prove di sicurezza con test specifici.
Ma quanto viene assorbito dalla pelle? A quanto pare sicuramente più di quanto previsto almeno per quattro ingredienti utilizzati da quasi tutte le creme: avobenzone, ossibenzone, octocrilene e ecamsule.
Durante il test, 24 volontari hanno utilizzato 4 differenti creme solari, sia in tubetto che spray, per quattro volte al giorno per quattro giorni. Nell’arco di una settimana sono stati poi prelevati 30 campioni di sangue da ogni volontario per verificare le concentrazioni delle sostanze assorbite dall’organismo.
Tutte le sostanze testate erano presenti nell’organismo con livelli superiori rispetto alla soglia consentita dalla legge senza necessità di test di sicurezza (ossia di 0,5 nanogrammi per millilitro). La concentrazione di oxibenzone, per esempio, era di 20 ng/ml al settimo giorno di osservazione.
In assenza di test di sicurezza non è possibile però dire cosa questo comporti poichè non è detto che iol passaggio di queste sostanze porti effetti nocivi. Al contrario resta ben chiaro cosa comporti non mettere creme protettive durante l’esposizione solare con danni alla pelle causati dai raggi Uvb e Uva. L’American Academy of Dermatology fa ben notare come i cosmetici solari siano utilizzati da anni senza aver mai ricevuto segnalazioni di tossicità.
Non ci lasciamo quindi intimorire e continuiamo ad utilizzarli per preservare la salute della nostra pelle scegliendo però con attenzione quello che ci mettiamo sulla pelle. Meglio quelle a base di filtri fisici come ossido di zinco e biossido di titanio insieme all’utilizzo di abbigliamento anti Uv ed evitando l’esposizione solare durante i picchi giornalieri.
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