Combattere problemi ormai da molti anni presenti nella nostra società come il sovrappeso e l’obesità necessita senza dubbio di una maggiore attenzione legata non solo a quello che mangiamo ma anche alle bevande che assumiamo quotidianamente, e in questo senso il consumo costante e spesso eccessivo di bibite zuccherate è più volte finito al centro dell’attenzione, considerata tra le principali cause dell’obesità che affligge milioni di persone nel mondo mettendo in serio pericolo la loro salute.
Per evitare di affrontare problemi del genere, sono molti i consumatori che decidono di non acquistare queste bevande, rivolgendosi invece a quelle bibite considerate dietetiche perchè “senza zucchero”, ma in realtà uno studio condotto di recente dall’Università di Boston, confermerebbe una correlazione tra il consumo di bevande definite dietetiche con un aumento importante del rischio di incorrere in demenza senile e persino episodi di ictus. In passato abbiamo visto come numerose ricerche condotte sul consumo di bevande zuccherate possono contribuire in maniera significativa all’insorgenza di patologie come il diabete, il cancro e persino l’Alzheimer, ma adesso al centro dell’attenzione finiscono quelle bevande senza zucchero che, a quanto pare, non ridurrebbero i rischi per i consumatori.
Quelli condotti dall’Università di Boston sono stati due diversi studi che hanno analizzato gli effetti di bevande zuccherate e bibite cosiddette “dietetiche” su un totale di 4000 soggetti che fanno parte del progetto Framingham Heart Study’s Offspring and Third-Generation in Massachussets, ai quali è stata fatta una risonanza magnetica e in seguito sottoposti ad una serie di test cognitivi. I soggetti che hanno ammesso di consumare due o più bibite zuccherate al giorno mostravano segni di invecchiamento del cervello, da un volume minore a problemi di memoria, considerati questi tra i fattori di rischio dell’Alzheimer. Allo stesso modo, tuttavia, anche chi ammetteva di consumare solo una bibita dietetica al giorno mostrava segni di invecchiamento del cervello.
Nella seconda parte dello studio, i ricercatori di Boston hanno cercato di scoprire quante bibite zuccherate o dietetiche erano state consumate tra il 1991 e il 2001, cercando poi di comprendere se nei 10 anni successivi si erano verificati casi di demenza senile o ictus. I dati hanno evidenziato un dato importante che mostrava un rischio tre volte maggiore di ictus o demenza nei soggetti che hanno consumato una o più bevande senza zucchero al giorno. I ricercatori, tuttavia, sottolineano che non è possibile sapere se effettivamente esista un rapporto causa-effetto, ma i dati sono serviti a trovare comunque una correlazione. Per ottenere dati più certi sarebbe necessario condurre ricerche più approfondite sull’argomento.
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