E’ da molti anni ormai che in campo medico sono stati studiati e messi a punto una interessante varietà di vaccini realizzati appositamente per proteggere le persone da malattie anche molto pericolose (basti pensare ai recenti casi di meningite che si sono verificati in diverse città italiane), proteggendo quindi la salute degli esseri umani a prescindere dalle polemiche che da diversi anni a questa parte accompagnano la questione vaccini.
Esistono però malattie meno gravi ma certamente molto fastidiose che non possono essere curate con un vaccino, e tra queste rientra anche il comune raffreddore, che ogni anno colpisce milioni di persone di ogni età e nazionalità. E’ ancora presto per dire quando effettivamente arriverà sul mercato, ma è proprio nelle ultime settimane che è stato ufficialmente brevettato un vaccino creato appositamente per contrastare il raffreddore, e che attraverso ulteriori test e approfondimenti, potrebbe arrivare in commercio entro i prossimi 6 anni.
A tutti, in particolare durante i periodi più freddi dell’anno, sarà capitato di prendersi un raffreddore dovendo fare i conti con le inevitabili difficoltà respiratorie che ne conseguono e il senso di spossatezza che ne può derivare. Tutto questo, in futuro, potrebbe però diventare solo un lontano ricordo sempre ammesso che il vaccino venga realizzato e che, in caso questo avvenga, si provveda a vaccinarsi.
La conferma è arrivata proprio dall’ideatore del vaccino, Rudolf Valenta, ricercatore presso l’Università di Vienna. Il ricercatore ha spiegato che il sistema immunitario non è in grado di contrastare i rinovirus perchè si concentra sul centro dei virus che può subire mutazioni. Per questo il ricercatore ha creato un vaccino che si concentra sul guscio del microorganismo che si ancora alle pareti della bocca, del naso e della gola rendendo possibile l’aggressione. Il vaccino sarebbe quindi in grado di “riprogrammare” le priorità del sistema immunitario attraverso una semplice proteina di trasporto.
Per il momento, tuttavia, si tratta ancora di un progetto in fase di sperimentazione ma la ricerca si trova già in una fase avanzata, avendo ottenuto già una risposta molto positiva nel corso dei primi test. Per fare in modo che il vaccino diventi realtà, arrivando persino in commercio. Il ricercatore dell’Università di Vienna ha spiegato che adesso è necessario ottenere i fondi indispensabili per effettuare i test clinici, consentendo così ai ricercatori di mettere a punto il vaccino entro i prossimi 6-8 anni.
In attesa che il vaccino contro il raffreddore diventi realtà, è necessario affidarsi ai rimedi conosciuti per alleviare i sintomi e contrastare il problema in maniera adeguata.
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