Affrontare un cancro è sempre e comunque un trauma e le cure pesanti. Ma sapere che si sta combattendo per la propria vita rende tutto sicuramente più facile. Oltre a come reagisce il fisico alle cure è sicuramente molto importante lo stato psicologico del paziente e così affrontare anche tutto quello che ruota intorno al tumore e alla chemioterapia è di estrema importanza. Uno degli effetti collaterali che temono di più i malati di cancro è la perdita di capelli. Per gli uomini dei tratta di un evento disastroso ma per le donne sicuramente il colpo sarà ancora più forte e rischia di minare la propria psiche. La ricerca va avanti e anche come sta avvenendo nelle cure chemioterapiche che fanno passi da gigante, anche per quanto riguarda la perdita dei capelli la scienza ha messo a disposizione nuovi strumenti per far si che questo non avvenga. Attualmente questo è reso possibile al Sant’Anna di Torino.
Si chiama Paxman Scapl Cooling ed è uno strumento che permette di preservare i capelli durante la chemioterapia, molto simile nelle fattezze e nell’utilizzo al casco delle parrucchiere. La differenza sta che mentre il casco del parrucchiere serve per scadere e asciugare i capelli, questo è refrigerante.
Questo particolare casco anticaduta è disponibile al Sant’Anna di Torino grazie all’Associazione «Insenoallavita» Onlus. Il casco va ad agire contro l’atrofia della radice del bulbo pilifero che porta poi alla caduta dei capelli. Perdere i capelli è sempre un trauma per il paziente, qualsiasi sia la sua età e il sesso, perché provoca un cambiamento improvviso e soprattutto nelle donne può far sentire un senso di inadeguatezza e di perdita della femminilità. Inoltre rende visibile il progresso della malattia e in molti pazienti porta anche al rifiuto per le cure.
L’utilizzo è semplice. L’apparecchio ha due postazioni che possono essere utilizzate durante la seduta di chemioterapia. Una volta indossato il casco che riduce la temperatura a livello del cuoio capelluto, riducendo conseguentemente il flusso sanguigno ai follicoli piliferi permette che questi vengano isolati dal farmaco. “La temperatura del cuoio capelluto viene abbassata gradualmente – continua la nota – facendo circolare un refrigerante speciale all’interno della cuffia, ed è mantenuta costante per tutto il periodo del trattamento, partendo da circa 20 minuti prima e continuando anche a fine seduta per un periodo di tempo che può variare da 45 minuti sino a 2 ore. La perdita dei capelli a seguito di alcuni trattamenti di chemioterapia si verifica a causa dell’atrofia parziale o totale della radice del bulbo pilifero, «attaccato» dal farmaco. Il sistema del raffreddamento produce invece una sensibile riduzione del flusso di sangue ai follicoli piliferi, preservandoli in questo modo dalla distruzione. Il sistema Paxman può essere efficace su una vasta gamma di farmaci chemioterapici”.
Attraverso il Day Hospital Oncologico si è attivato così un preciso protocollo di utilizzo di questo strumento, per poterne studiare i risultati e garantire alle pazienti la possibilità di accedere al trattamento col massimo del beneficio atteso.
Si tratta comunque di un prodotto esistente già dagli anni ’50 ma con funzionalità differenti: serviva infatti per la produzione della birra ideato dagli imprenditori Paxman. In seguito ad un dramma interno, con la moglie del figlio del fondatore ammalata di tumore al seno, tutte le energie si sono spostate sul cercare soluzioni per questo male. Così prende vita la cuffia refrigerata sperimentata dalla moglie. Ma la Paxman continua la sua ricerca e produce il primo prototipo ufficiale di casco. Ancor oggi, Paxman è l’unico produttore di questo tipo di tecnologia utilizzata in Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Germania e Giappone.
Al momento la chemioterapia non è in grado di andare a distruggere unicamente le cellule neoplastiche ed è per questo che esistono ancora effetti collaterali su altri tessuti dell’organismo. Bisogna però ricordare che tutti questi tessuti riprenderanno la loro normale forma una volta terminata la cura.
Maggiori informazioni sulla cuffia sul sito internet ufficiale.
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