Secondo i risultati di una recente ricerca svolta dalla Commissione Difesa Vista Onlus 6 italiani su 10 hanno difetti della vista: quasi 4 su 10 sono affetti da miopia, seguono l’astigmatismo per il 20%, la presbiopia per il 13% e per l’11% l’ipermetropia.
La chirurgia laser ha l’obiettivo di correggere questi diffusi difetti visivi grazie a interventi mini-invasivi. Gli interventi di chirurgia laser agli occhi utilizzano tecnologie di ultima generazione che, oltre a garantire la massima efficacia e un impatto minimo sul paziente, permettono di ridurre le complicanze nel post-operatorio e consentono un rapido e completo recupero della vista. Se state pensando di sottoporvi a un intervento per dire addio a lenti e occhiali, ecco cinque cose utili da sapere e da considerare prima di iniziare il vostro percorso chirurgico.
1. Chi può fare l’intervento?
In generale, l’intervento si rivolge a tutti i tipi di paziente. Il chirurgo oculista dopo aver effettuato un visita specialistica completa, insieme agli esami diagnostici strumentali, valuta se sussistono le condizioni cliniche ottimali per poter eseguire l’intervento. Solo in alcuni casi è sconsigliabile intervenire, per esempio in presenza di infezioni, malformazioni o patologie oculari, instabilità del difetto, donne in gravidanza o in allattamento.
2. L’intervento è indolore
L’intervento viene eseguito somministrando al paziente un collirio anestetico locale. L’utilizzo del laser, inoltre, diminuisce la sensazione di bruciore o fastidio all’occhio. Alcuni pazienti riferiscono di non avvertire né dolori e né fastidi, sia durante la fase di intervento che durante le fasi successive. Quando presenti, i sintomi più comuni nel post operatorio sono una leggera sensazione di fastidio fino ad un dolore lieve, che va scomparendo progressivamente nel giro di 3 o 4 giorni.
3. L’intervento dura pochi minuti
Grazie ai laser di ultima generazione utilizzati, la durata complessiva dell’intervento di chirurgia non supera i 10 minuti. Il trattamento su ogni occhio dura infatti pochi secondi. Tutti i trattamenti si svolgono in regime ambulatoriale o in Day Surgery. Prima della dimissione, che avviene generalmente entro un’ora dall’intervento e richiede la presenza di un accompagnatore, il paziente viene controllato dal chirurgo. In assenza di ulteriori indicazioni il paziente può fare ritorno a casa dopo il breve periodo di osservazione.
4. Si ritorna in poco tempo alla normalità
Il recupero dopo questo tipo di intervento varia a seconda del difetto visivo trattato, della tecnica e del tipo di obiettivo programmato. In genere si ritorna alla normale attività lavorativa in un tempo variabile che può andare dai 2 ai 10 giorni.
5. Importante scegliere il centro giusto
Molto importante è assicurare al paziente la massima tranquillità e sicurezza. Infatti, è bene scegliere il centro giusto a cui affidarsi, nonostante ormai l’uso delle
più moderne tecnologie laser sul mercato. Si preferisce parlare di percorsi chirurgici e non di soli interventi, in quanto di solito nel costo dell’operazione sono presenti i controlli post-operatori per verificare la buona riuscita dell’intervento fino ai tre mesi successivi. Talvolta, inclusa è anche l’assistenza gratuita del personale amministrativo, che darà al paziente il supporto di cui ha bisogno per pianificare il percorso chirurgico e approfittare delle convenzioni e dei finanziamenti a disposizione dei pazienti (leggi anche
Giovani e miopia: colpa della tecnologia).
Operazione laser occhi: come funziona e quando farla – Fondo FASDA
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