Dopo aver superato la primavera carica di polline, arrivano altri rischi per chi soffre di allergie in questa calda stagione estiva. La Siaip (Società italiana allergologia e immunologia) mette in allerta su cinque principali fonti allergiche: frutti di mare, pesche, vespe, acari e polline d’ambrosia. Il rischio estivo è alto anche perché le allergie arrivano in un momento in cui meno ce lo si aspetta. Un altro rischio può essere quello della mala conservazione dei medicinali e per questo vi rimandiamo ad un altro nostro articolo in merito.
La paura più grande che abbiamo da sempre, sia per le eventuali reazioni allergiche o anche solo per la puntura in sé, è quella di api, vespe e calabroni, molto presenti vicino ai corsi d’acqua e alle piscine, come anche sui nostri pasti non appena vengono turati fuori panini o piatti appena cucinati. Basti pensare che in Italia 9 persone su 10 vengono punte da un imenottero almeno una volta nella vita e il 5-10% sviluppa una reazione anafilattica, più frequente tra gli adolescenti. Buona norma è quella di non camminare scalzi nei prati, odorare da vicino i fiori e quando si mangia all’aperto, coprire sempre bene i cibi.
Parlando di cibo arriva il secondo rischio per gli allergici, derivante dai frutti di mare. Ricchi di allergeni sia i gamberi e gli scampi, ma anche le vongole e le seppie. Possono anche contenere un parassita a sua volta allergizzante, l’anisakis. Il rischio che si corre può andare dalla semplice orticaria al più rischioso shock anafilattico.
La frutta estiva può non essere innocua a sua volta: meglio mangiare senza buccia la frutta con nocciolo come le pesche, le albicocche e le susine poiché è proprio all’esterno che si concentrano allergizzanti.
Chi ha appena finito di starnutire dopo l’impollinazione primaverile non deve cantare vittoria perché in questa fase dell’anno si può incorrere in allergie da ambrosia, ossia la pianta che fiorisce vicino le strade e le ferrovie: provoca sintomi simili alle graminacee e in alcuni casi asma.
Sempre presenti poi gli acari che d’estate possono aumentare la loro presenza nelle case al mare o in montagna dove materassi e divani non vengono esposti all’aria da tanto tempo.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.