Sono stati fatti tanti progressi nel corso degli ultimi anni nel trattamento di molte malattie, con la ricerca medica che ha permesso di migliorare non solo la qualità e i risultati ottenuti dalle terapie, ma anche il modo in cui queste vengono seguite dai pazienti, per tentare i ottimizzare i risultati a beneficio della salute di milioni di persone. E’ un esempio piuttosto evidente quello che arriva in questi giorni dagli USA, dove è stata approvata una novità che in futuro potrebbe rivoluzionare ancora di più le terapie per numerose patologie.
Quello di cui stiamo parlando si chiama Abilify, ed è stato descritto come il primo “farmaco digitale” che arriverà a breve sul mercato e che consentirà persino ai medici di tenere sotto controllo i pazienti, per capire se stanno seguendo la terapia ordinata come prescritto dal medico curante, a beneficio non solo della salute ma anche della sanità pubblica.
La conferma è arrivata dalla Food and Drug Administration, l’ente statunitense che si occupa, tra le altre cose, di approvare la commercializzazione di nuovi farmaci sul territorio americano. Ed è proprio la FDA che ha approvato quella che si conferma la prima pillola smart, dotata di un sensore che riesce a mostrare una traccia nel momento in cui viene ingerita. Quando il paziente prende il farmaco, il sensore contenuto all’interno manda una traccia ad un cerotto applicato sul corpo che, a sua volta, invia un segnale all’app per smartphone.
Il paziente, in questo modo, può seguire la terapia attraverso lo smartphone e può anche consentire al proprio medico di seguire digitalmente i dati che lo riguardano, permettendo così al dottore di scoprire se la terapia è stata seguita correttamente. Per la prima volta si è scelto di applicare il sensore all’interno di Abilify, un farmaco che ha come principio attivo l’aripiprazolo, usato per curare patologie come la schizofrenia ma anche il disturbo bipolare e la depressione negli adulti.
In tanti sono convinti che un farmaco digitale possa essere una innovazione importante, rivelandosi utile ad esempio per capire se i pazienti di trial clinici hanno seguito correttamente la terapia, oppure per aiutare soprattutto gli anziani a ricordare di prendere le pillole prescritte dal medico. Da non sottovalutare i benefici sull’economia. I pazienti che per distrazione o superficialità non seguono alla lettera le terapie prescritte, rischiano infatti di tornare ad ammalarsi necessitando di nuove terapie e andando a ripercuotersi, economicamente, sulla sanità.
Non mancano, tuttavia, le perplessità provenienti da chi è preoccupato che uno strumento del genere possa creare qualche problema sul fronte della privacy dei pazienti.
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