DeepMind: intelligenza artificiale per riconoscere le malattie degli occhi

I progressi in campo tecnologico continuano a contribuire alla nascita di strumenti sempre più avanzati in grado di semplificare la vita delle persone, ed è innegabile come tra i diversi settori che possono beneficiare di queste novità rientri anche la salute, grazie a strumenti pensati per migliorare non solo le terapie destinate alla cura dei pazienti, ma anche rendere più rapido e accurato il processo di diagnosi di determinate patologie.

Tra le aziende impegnate in questo settore rientra anche DeepMind, che di recente ha presentato i primi risultati dei test effettuati su di un’intelligenza artificiale, in grado a quanto pare di analizzare e diagnosticare almeno 50 diverse malattie oculari, con la stessa accuratezza degli esseri umani.

DeepMind, ricordiamo, è un’azienda inglese specializzata nel campo dell’intelligenza artificiale che, nel 2014, è stata acquisita dal gigante Alphabet diventando una sua controllata. Da qualche tempo DeepMind ha iniziato a collaborare con il Moorfield Eye Hospital con l’obiettivo di sviluppare una intelligenza artificiale progettata per riconoscere le diverse malattie degli occhi. E i risultati dei primi test sono stati pubblicati in questi giorni sulla rivista Nature Medicine.

Per rendere possibile tutto ciò, l’intelligenza artificiale è stata “addestrata” attraverso più di 15.000 scansioni della retina effettuati con la tecnica della tomografia ottica provenienti da più di 7000 pazienti. Attraverso il “deep learning” l’intelligenza artificiale è stata in grado di riconoscere numerose patologie oculari, sfruttando due diverse reti neurali alla base della tecnologia. La prima che analizza le diverse tomografie ottiche per riconoscere il tessuto dell’occhio e scoprire la presenza di svariate patologie, dalle lesioni alle emorragie. La seconda rete neurale, invece, ha il compito di presentare la diagnosi e fornire le raccomandazioni da seguire.

Dai primi test effettuati da DeepMind, è emerso che l’intelligenza artificiale è stata in grado di riconoscere almeno 50 diverse malattie oculari, con un margine di errore molto basso. A quanto pare, nel 94% dei casi, le diagnosi sono risultate identiche a quelle dei fatte dai medici. E’ innegabile che una tecnologia del genere potrebbe in futuro rivelarsi utile non solo per migliorare le diagnosi, ma anche per aiutare i sanitari a scegliere rapidamente la terapia più adatta, a beneficio della salute dei pazienti.

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