E se non fosse andato tutto bene? Lo speciale di Fanpage sul Coronavirus

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Sono ormai passati due mesi dall’inizio del lockdown, la serrata di tutte le attività produttive non essenziali e delle forti limitazioni agli spostamenti imposti ai cittadini. La testata online di Napoli Fanpage ha deciso di tirare un sunto dell’emergenza Coronavirus con uno speciale di 40 minuti.

Reperibile sia sul sito sia sulla pagina Facebook, il racconto ripercorre le principali tappe dell’emergenza, dalla scoperta del “paziente 1”, Mattia di Codogno, fino al quasi collasso delle strutture sanitarie e il durissimo dramma sociale affrontato in particolar modo dalle province di Bergamo e Brescia.

Il risultato di questi due mesi, ora che l’emergenza Coronavirus sta affrontando una fase che si potrebbe definire “discendente”, in fase di riapertura del paese, è una generazione cancellata: gli anziani, com’è noto la fascia d’età largamente più colpita, è stata decimata nelle aree più colpite.

Allora viene da riflettere sui motti e gli slogan che si sono visti dai balconi in queste settimane. E se non fosse andato davvero tutto bene? Si può cantare dai balconi, brindare e festeggiare nonostante la strage che è avvenuta nel nostro paese?

Si parla di 25 mila morti al 22 aprile, largamente il paese più colpito tra quelli di grandi dimensioni (in proporzione alla popolazione), tutto in seguito ad un grottesco teatrino in cui prima di giocare a chi la sparava più grossa, si giocava a chi minimizzava.

Possibile che non si sia potuto fare niente anticipatamente? Sarà una sentenza che potrà essere eseguita soltanto dai posteri e quando si avrà la necessaria calma e serenità a disposizione. Nel mentre è utile rivedere le tappe dell’espansione epidemica del Coronavirus.

Immagini totalmente rimosse, come quelle di opinionisti sportivi che affermano serenamente di preferire evitare il danno di immagine al calcio italiano plausibile nel giocare Juventus-Inter a porte chiuse, piuttosto che correre il rischio e tutelare la salute pubblica.

Lo speciale di Fanpage sul Coronavirus ha la pregevole capacità di ricordarci che potrebbe gli slogan, come #iorestoacasa e #andràtuttobene, se non portano a risultati, purtroppo restano solo slogan. E così è stato.

Checché se ne dica, considerando l’anticipo con cui ci siamo mossi (l’Italia è stato il primo paese al mondo ad imporre lockdown e quarantena su tutto il territorio nazionale), l’esperienza italiana, il “modello italiano”, come è stato definito, è un totale fallimento. E gli slogan da incoraggianti sono diventati purtroppo fuori luogo.

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