Effetto paradosso: ecco perchè i dati sono simili per contagio e mortalità tra vaccinati e non

Si chiama effetto paradosso ed è quanto sta accadendo in Italia, come anche in Israele. Alla fine dei giochi è solo una pura questione di statistiche e cerchiamo di capirne il motivo. Stiamo parlando di quanto accade a chi si è vaccinato, a chi è alla prima dose e a chi invece ha deciso di non vaccinarsi proprio. Secondo l’Istituto superiore di sanità e il suo bollettino sui contagi Covid, che ci mostra come fra gli over ottanta la maggioranza dei contagi (71,6%) sono stati registrati fra chi aveva già ricevuto l’intero vaccino. Per la fascia subito prima, quindi 60-79 anni, è il 50,9% a contagiarsi, più dei non vaccinati. Stessi dati anche per le ospedalizzazioni e le terapie intensive. Purtroppo resta anche la percentuale per i decessi che vede il 44,7% di chi ha fatto due dosi e 51,1% senza vaccino.

Parlavamo di statistiche e non di efficacia o meno dei vaccini, poichè questi numeri sono registrati senza considerarne l’universo di riferimento. I vaccinati nelle fasce alte d’età sono decisamente più numerosi dei non vaccinati (4.415.898 contro 300.892), Chi ha analizzati questi numeri fa notare che i vaccini attuali non coprono al 100% contro le varianti lasciando quindi circa il 12 % dei vaccinati, senza ugualmente protezione contro il Covid. A conti fatti la percentuale di vaccinati che restano non protetti sono comunque di più dei non vaccinati e questo spiega le percentuali finali.

Questi dati dovrebbero comunque far si che le persone non abbassino mai la guardia, perchè anche se vaccinati e con tanta voglia di tornare alla vita di tutti i giorni, si rischia comunque il contagio. Fermo restando che i dati attuali non devono indurre in errore e far pensare che ci si ammala tale e quale a prima di fare il vaccino e che quindi la via che abbiamo preso va comunque proseguita.

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