Lunedì 16 gennaio si è svolto a Milano presso il Palazzo delle Stelline il primo Self Care Forum per comunicare il valore dei farmaci di automedicazione.
Federchimica e Assosalute hanno voluto fortemente un’iniziativa di questo genere per una necessità ormai riscontrata a tutti i livelli della cosi-detta automedicazione.
In questa occasione si è più volte sottolineata la consapevolezza e la responsabilità di chi con l’automedicazione può alleggerire il carico di lavoro sui Medici di Famiglia. L’automedicazione va anche vista a favore per limitare l’uso della prescrizione medica. Una pratica appropriata per i più comuni disturbi della salute, è quanto – di fatto – facciamo un po’ tutti.
L’autonomia e la responsabilità sono e devono essere gli opportuni presupposti perchè ci possa essere una certa autonomia in una scelta che ha anche riscontri positivi sul Servizio Sanitario Nazionale. La responsabilità però può essere data dalla consapevolezza delle scelte che si operano. Tutto passa attraverso un’informazione che deve essere chiara esaustiva ma che deve porre limiti precisi per non andare contro la salute.
Questo è l’inizio di un sistema di crescita per tutti i cittadini. Così come è stato ideato e voluto dalla Presidente di Federchimica Assosalute, Agnés Regnant quello di lunedì al Palazzo delle Stelline dovrà essere un appuntamento da ripetere ogni anno, tra tutti gli operatori di settore, per verificarne risultati e prospettive.
Si è evidenziata l’importanza della ricerca su internet, la consulenza del farmacista e infine la consulenza del medico.
Ma quali sono nel concreto i risultati emersi ad oggi? L’indagine condotta tra i giovani dai 18 ai 28 anni ha mostrato un quadro d’insieme molto ben delineato. C’è sempre una maggiore volontà di informarsi e capire come curarsi, senza dover ricorrere necessariamente al Medico. Questa forma di automedicazione, un tempo osteggiata, viene ora ripresa e interpretata secondo una diversa visione del modo di vivere le malattie. La stessa Federchimica Assosalute ha da sempre appoggiato tale atteggiamento volto ad adottare misure che rispondano effettivamente a questa maggiore e migliore conoscenza, senza dimenticare il supporto dei professionisti – medici e farmacisti -, ma altresì investendo nello sviluppo, miglioramento e ampliamento di una risorsa a pieno titolo inserita e riconosciuta nel panorama terapeutico a disposizione dei cittadini.
Possiamo parlare di una migliore scelta consapevole per il cittadino. Una persona che è formata sa anche come muoversi e dove rivolgersi per acquisire informazioni. L’Associazione “Cittadinanzattiva” ha espresso pieno appoggio ad un’iniziativa che punti all’informazione del cittadino. L’essere attivi nelle proprie scelte è una conquista e un punto di partenza. Oggi l’informazione (anche la meno attendibile) viaggia veloce sui motori di ricerca, Internet è il primo posto dove consultare e chiedere informazioni, ma in tal senso è necessario possa essere presente un sistema che metta in relazione il cittadino con un professionista della salute.
www.semplicementesalute.it è un portale che da informazioni immediate sulla salute e sulla automedicazione. Da direttive e regole per un utilizzo responsabile dei farmaci da banco. Un tempo a dar supporto al consumatore erano i foglietti illustrativi, quelli chiamati nel linguaggio comune “bugiardini”. L’utente poteva acquisire così alcune informazioni che potessero – in ogni caso – far dare un’interpretazione non sempre adeguata, anche se appropriata, del prodotto da usare. Attraverso i sito www.semplicementesalute.it, cambia l’approccio, cambia tutto ciò che definisce l’informazione.
L’automedicazione o autocura può avere tanti vantaggi sia in termini pratici che economici. Si devono accettare e rispettare alcuni canoni specifici in ordine alla conoscenza/consapevolezza e informazione/limite entro i quali ciò che si fa può essere un vantaggio per l’interessato, ma diventa anche un vantaggio per la società. Facendo riferimento ai soli farmaci senza obbligo di prescrizione, per tutti i prodotti presenti presso le farmacie. In Italia siamo ancora indietro, rispetto al resto d’Europa nel mercato della salute e, nello specifico,
Il Self Care Forum è iniziativa promossa da Federchimica-Assosalute sulla Cultura dell’Automedicazione, ha lanciato una survey dedicata ai giovani, con il fine di comprendere atteggiamenti e comportamenti dei ragazzi in relazione all’autocura.
L’indagine condotta da Kantar Health, ha preso in considerazione i meccanismi di approccio all’automedicazione e la propensione a ricorrervi da parte di un campione di 300 individui. Sono stati intervistati giovani di età compresa fra i 18 e i 28 anni, distribuiti in maniera rappresentativa della popolazione italiana per sesso, fasce di età e area geografica.
I ragazzi risultano principalmente studenti (43%) o lavoratori (36%), con un livello di istruzione medio-alto (il 35% sono laureati). L’88% del campione ha riferito di utilizzare molto spesso Internet per finalità disparate e di essere molto attento al benessere e alla cura del proprio corpo: il 61% dei ragazzi fa attività fisica almeno una volta a settimana; il 29% fa trattamenti di bellezza una o due volte alla settimana).
A conclusione dell’indagine è comunque emerso che i giovani hanno un’elevata propensione a risolvere in autonomia i piccoli disturbi (60%) con farmaci di automedicazione. Le donne mostrano una maggiore sensibilità sul tema. Circa il 50% dei giovani chiede direttamente al farmacista il farmaco che conosce. Il 63% dei giovani individua nel medico base (di Famiglia) colui al quale rivolgersi in tema di salute, ma dopo il Web.
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