Sono ormai molti anni che i danni provocati dal fumo di sigarette sono al centro di molte discussioni, ed è stato ampiamente dimostrato come il fumo provochi gravi danni alla salute degli esseri umani con una serie di conseguenze che contribuiscono anche all’insorgere di gravi malattie come i tumori, ma nonostante questo è impressionante scoprire come esistano ancora milioni di fumatori, se consideriamo solo l’Italia, anche molto giovani, che continuano a farne uso.
La preoccupazione maggiore riguarda i più giovani, considerando che spesso e volentieri la prima sigaretta si fuma proprio a scuola e la scarsa disinformazione che ancora esiste sull’argomento, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione. E’ per questo che l’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha deciso di lanciare una nuova campagna informativa per le scuole che avrà il compito di informare i giovani studenti sui pericoli del fumo per la salute.
I dati condivisi dall’AIOM, che si riferiscono ad una ricerca DOXA del 2016, evidenziano che più della metà degli italiani ha iniziato a fumare prima dei 18 anni, avvicinandosi alle sigarette proprio tra i banchi di scuola, ma ciò che bisogna sempre tenere a mente è che proprio le sigarette sono la causa principale del 90% di tumore al polmone, del 75% di tumori a testa e collo e del 25% di tumori al pancreas, tutte forme di tumore che, nonostante i progressi, hanno registrano ancora un’alta incidenza di morti. Nonostante questo continua a fumare il 22% della popolazione italiana, e il 51% consuma addirittura un pacchetto al giorno.
Il dato veramente allarmante riguarda la disinformazione che ancora dilaga soprattutto tra i giovani. Secondo l’AIOM, infatti, la metà degli studenti italiani è convinto che le sigarette provochino solo fastidi come tosse e mal di stomaco, ma in realtà è la causa principale di circa 100.000 morti ogni anno solo in Italia.
E’ per questo che l’Associazione Italiana di Oncologia Medica ha deciso di avviare una nuova campagna informativa dal titolo “Con le sigarette è meglio smettere”, che avrà come testimonial la tennista Flavia Pennetta e l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, che porterà informazione nelle scuole medie e superiori con la collaborazione di oncologi. In comtemporanea verrà lanciata anche la prima campagna di prevenzione sul tumore alla vescica, difficile da diagnosticare ma che può diventare molto aggressivo se non trattato in tempo.
Nonostante sia ancora molta la strada da percorrere, è innegabile come siano stati fatti importanti passi in avanti come dimostra il fatto che negli ultimi 10 anni sono cresciuti del 40% i sopravvissuti ad una diagnosi di tumore, grazie soprattutto ai nuovi farmaci creati per contrastare queste patologie, ma anche alla prevenzione che aiuta a identificare per tempo il problema.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.