E’ considerata la terza causa di morte del nostro paese ed è la prima causa di invalidità del mondo occidentale.
Stiamo parlando dell’Ictus Cerebrale, con oltre 180.000 casi ogni anno che si verificano solo in Italia, e che colpisce in media 1 uomo su 6 e 1 donna su 5, a causa di una rottura o chiusura di un vaso cerebrale che causa un danno al cervello.
Ed è proprio questa patologia al centro della Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale, promossa dal World Stroke Organization e in Italia dall’associazione Alice Italia Onlus, e che anche quest’anno è principalmente dedicata alle donne che, secondo le statistiche, sono maggiormente a rischio.
Tra i fattori di rischio principali che possono contribuire all’ictus cerebrale vengono annoverate colesterolo alto, sedentarietà, cardiopatie, sovrappeso, diabete ma anche l’abuso di alcool e il fumo.
E se fino ai 45 anni l’incidenza è bassa, è con l’avanzare dell’età che aumentano anche i rischi di ictus, con pericoli maggiori per le donne, a causa della mancanza di prevenzione.
Sono infatti le donne che, secondo le statistiche, sono maggiormente attente al benessere dei familiari a rischio o già colpiti da ictus, ma non hanno la stessa attenzione per la propria salute.
Non facendo prevenzione ed evitando, ad esempio, di controllare fattori come peso e pressione con regolarità, aumentano il rischio di dover affrontare questa patologia che colpisce, nel 43% dei casi, proprio le donne.
E’ importante sottolineare, inoltre, come nonostante le strutture che si occupano della riabilitazione sono presenti e in grado di offrire un ottimo livello di assistenza, non sono abbastanza e soprattutto non sono distribuite in maniera adeguata sul territorio.
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