Chi ha avuto almeno una volta nella vita un mal di testa, come è naturale che sia, lo considera un fastidio passeggero che può passare da solo o semplicemente con una pastiglia, ma la situazione è diversa per quelle milioni di persone che invece sono costrette a convivere con questo problema, affrontando continui dolori che mettono a rischio la qualità della vita.
Il mal di testa è un problema piuttosto comune, tanto da riguardare almeno 26 milioni di italiani. Esistono tante forme di cefalee con sintomi differenti, e per saperne di più al riguardo il prossimo 19 maggio è organizzata la Giornata Nazionale del mal di testa. Un’occasione in più per affrontare le diverse forme di questa patologia e per conoscere di più su un problema che affligge milioni di persone nel mondo.
Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito il mal di testa tra le 10 cause principali di disabilità nel mondo, e solo in Italia il problema riguarda 26 milioni di persone. “Dai una spallata al tuo dolore” è il tema della Giornata nazionale del mal di testa che si terrà il 19 maggio. All’iniziativa aderiscono la Società Italiana di Neurologia e l’Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca delle Cefalee, con un obiettivo comune. L’intento è quello di organizzare una serie di iniziative presso i centri destinati alla cura delle cefalee per fare informazione e fornire tutti i dettagli necessari sull’importanza della diagnosi e le possibili terapie esistenti.
Comprendere da quale forma di cefalea si è affetti è il primo passo per trovare la terapia giusta e tenere sotto controllo il problema, evitando che si ripercuota negativamente sullo stile di vita. In alcuni casi, infatti, il mal di testa può dipendere da fattori secondari come l’ipertensione arteriosa o la sinusite, ma in altri casi è una patologia che non nasconde altre cause e in questo caso è detta cefalea primaria.
Come detto ne esistono varie forme, e ognuna necessita di una terapia specifica. Dalla cefalea di tipo tensivo, che si presenta con un dolore nucale o cervico-frontale che riguarda il 30% della popolazione mondiale all’emicrania che di solito colpisce un’unica parte della testa e può essere accompagnato da altri sintomi come nausea e disturbi della vista, che colpisce fino al 20-30% della popolazione mondiale.
Una iniziativa importante che arriva proprio in un periodo in cui i progressi della ricerca hanno fatto importanti passi in avanti. E’ a breve che arriverà sul mercato una nuova possibile cura al mal di testa. Si tratta di molecole in grado di bloccare l’azione della proteina che scatena gli attacchi di emicrania. Una soluzione che ha già ottenuto effetti positivi sui primi pazienti.
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