Negli ultimi sette mesi si è registrata una forte impennata di casi di Epatite A tra uomini omosessuali. L’ISS (Istituto superiore di sanità) ha registrato tra giugno 2016 e febbraio 2017, in Europa 179 casi di epatite A (HAV) associati a tre differenti ceppi di virus di genotipo IA. La prevalenza di casi si è registrata in uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. I dati sono sicuramente sottostimati, calcolando che si parla solo ed esclusivamente di casi segnalati da persone che si rivolgono alle strutture sanitarie e per i quali il ceppo virale è stato definito. Ad oggi, in Italia, i ceppi epidemici sono stati confermati in 69 casi di epatite A, segnalati tra Agosto 2016 e Febbraio 2017. I pazienti sono di 9 regioni, nell’87% dei casi sono maschi e, tra quelli che hanno risposto al questionario epidemiologico, il 68% dichiara di essere omosessuale.
L’isa parte così con la campagna preventiva comunicando che parlare del rischio e la vaccinazione sono due strumenti efficaci per il controllo dell’epidemia. Così nello speciale sul sito Epicentro, dove si fa notare come se non si fermerà al più presto l’epidemia, il rischio sarà quello di un ulteriore ampliamento per effetto del prossimo World Pride di Madrid in programma per il prossimo giugno. S consiglia la vaccinazione prevalentemente nella comunità gay. I dati registrati avevano già fatto segnalare un aumento di casi da agosto 2016 in Europa, dato che sono poi ancora peggiorati dicembre 2016.
Solo in italia da agosto 2016 a febbraio 2017 sono stati registrati al Sistema epidemiologico integrato casi dell’epatite virale acuta in 583 casi: i numeri sono quindi quintuplicati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’età media è di 34 anni e l’85% dei casi è di sesso maschile. I fattori di rischio classicamente riconosciuti sono i viaggi in zone endemiche e il consumo di frutti di mare, ma come rileva l’Iss un’alta percentuale dei casi (61%) dichiara preferenze omosessuali. Inoltre, nonostante l’epidemia coinvolga più Paesi, l’Italia si presenta come lo Stato europeo con il più evidente eccesso di casi. C’è da dire però che i quattro ceppi descritti in Europa non erano mai stati osservati in Italia prima di agosto 2016. Sempre per ipotesi, l’Iss sottolinea come “la partecipazione di circa mezzo milione di persone all’Europride di Amsterdam il 29 luglio-6 agosto 2016 potrebbe aver giocato un ruolo nell’amplificazione di micro-epidemie esistenti nella comunità omosessuale di alcuni Paesi europei (Regno Unito, Olanda e Germania) e la conseguente diffusione dei ceppi negli altri Paesi, inclusa l’Italia”.
Prosegue il monito dell’isa con “la necessità di ribadire che la vaccinazione è fortemente raccomandata per gli omosessuali e che quindi è necessario promuovere un’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro l’epatite A (o se necessario utilizzare vaccini combinati contro l’epatite A e B), attraverso il coinvolgimento di associazioni specifiche, o altri canali target per questa popolazione”.
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